Paderno Dugnano, 22 dicembre 2011 - Un brindisi sotto il quadro di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Un fermo immagine che sembra portare ancora la memoria a quel 31 ottobre 2009, quando - sotto gli occhi elettronici delle cimici dei carabinieri - il centro dedicato ai due eroi dell’antimafia fece da cornice alla «cena dei boss», il summit organizzato dalle ’ndrine locali per eleggere il «capo dei capi», Paquale Zappia. Questa volta però, ad alzare i calici verso la simbolica immagine è stata la neonata associazione «Amici del centro Falcone e Borsellino» e con essa la città intera. Un riscatto, un brindisi alla legalità e all’impegno di una Paderno che non dimentica, ma che alza lo sguardo. L’iniziativa è stata organizzata dall’Associazione nazionale carabinieri di Paderno e dalla Florence, i soldalizi che in questi mesi sono stati chiamati a dare nuova vita al circolo, ferito dalla ’ndrangheta.


«Ci siamo incontrati per il pranzo di Natale con gli anziani - ha spiegato Carlo Caldan, presidente dell’Associazione Nazionale Carabinieri -. Le associazioni che hanno permesso la riapertura del centro di aggregazione sociale intestato ai due magistrati vittime della mafia hanno brindato e alzato il bicchiere nella stessa sala dove, tempo addietro, erano stati i mafiosi a brindare. Questo semplice ma importante gesto ha voluto significare la restituzione ormai compiuta del centro alla città, riconferendogli la sua funzione sociale e legale». All’iniziativa ha aderito la Giunta di Paderno con il primo cittadino Marco Alparone. «L’idea del sindaco è stata quella di fare un brindisi simbolico per ribadire che il centro è della città di Paderno e i cittadini finalmente se ne possono riappropriare in maniera completa - spiega Alberto Ghioni, assessore ai Servizi sociali che in questi mesi si è occupato degli sviluppi del circolo -. I locali sono stati ridati ai reali padroni: i padernesi».

Florence, l’Associazione nazionale carabinieri e l’Università della terza età erano state chiamate a gestire provvisoriamente il circolo nel mese di luglio. Recentemente hanno fondato una nuova associazione «Gli amici del Falcone e Borsellino». «Ora le associazioni che si sono prese l’onere di tenere aperto in questi mesi hanno ottenuto l’affiliazione per poter ricominciare con le attività ludiche — spiega ancora Ghioni —. Hanno scelto la Fitel, Federazione italiana tempo libero, così potranno ricominciare le attività al cento per cento. Ci sono tante belle iniziative che stanno già predisponendo, con un rinnovato entusiasmo».