Sesto San Giovanni, 14 dicembre 2011 - C’è un altro prospetto sequestrato a Renato Sarno, l’architetto indagato dalla Procura di Monza, considerato dagli inquirenti una ‘prova’ del meccanismo con cui venivano ‘ritagliati’ i contributi che sarebbero stati destinati all’ex presidente della Provincia di Milano Filippo Penati per la sua campagna elettorale.

Si tratta di un nuovo file excel relativo a una fattura ‘gonfiata’ per un importo di circa 1,2 mln di euro e che ha offerto nuovi spunti investigativi nel filone di indagine sulla Milano-Serravalle.

Nel tabulato rinvenuto nel computer del professionista ritenuto dai pm, Walter Mapelli e Franca Macchia, il 'collettore' di tangenti, si fa riferimento ad un progetto del novembre 2008 per la realizzazione di aree di servizio dei tir in autostrada conferito dalla società Sina del Gruppo Gavio a Sarno per un compenso di 3,2 milioni di euro.

Come si legge nella tabella excel ai 3,2 milioni di euro viene sottratto 1,2 milioni, per l’accusa, l’importo sovrafatturato il quale, al netto delle tasse e tolte altre somme diversamente spartite, porta a un ammontare di 458.697 euro. Tale cifra coincide con quella indicata nel prospetto riassuntivo generale, sempre trovato a Sarno, sotto la voce Sina e con la dicitura ‘’tramite Renato’’. Prospetto riassuntivo in cui è segnalato un totale di 1,4 milioni di euro, somma che secondo l’ipotesi degli inquirenti sarebbe stata destinata a Penati per le spese elettorali.

Stando alle indagini il nuovo prospetto rappresenta un elemento concreto che fotografa il sistema creato anche per finanziare l’attività politica dell’ex numero uno di Palazzo Isimbardi, il cui nome compare tra gli oltre trenta indagati e che si è visto respingere dal gip Anna Magelli una richiesta d’arresto.

 

Oltre a questo sarebbero spuntati anche 8mila euro in contanti e sequestrati a Pierfranco Pirovano, il legale rappresentante di Chiara edificatrice milanese, società che, come si legge dagli atti, ''risulta aver finanziato Filippo Penati tramite sponsorizzazioni o versamenti ai comitati elettorali''.