Paderno Dugnano, 8 dicembre 2011 - Imprudenza, negligenza e inosservanza delle norme in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro e nella gestione di rifiuti speciali pericolosi. Sono accuse pesanti, quelle a carico deltitolare dell’Eureco, Giovanni Merlino, arrestato un anno dopo il tragico rogo di via Mazzini, costato la vita a quattro operai.

Ma nelle indagini ancora in corso, emergono altri illeciti che sarebbero connessi alla tragedia. Due delle vittime dell’Eureco erano state assunte dalla Tnl, società che forniva manodopera al polo chimico. Gli inquirenti stanno facendo luce sui rapporti tra le due aziende, formalmente unite da un contratto di subappalto: la Tnl, attiva a Senago ma con sede legale a Napoli, forniva servizi correlati allo smaltimento rufiuti.

Era stata oggetto di un’indagine parallela della Procura di Monza che ha portato a galla un complesso sistema di frode fiscale. Ad agosto era scattata la custodia cautelare in carcere nei confronti di Gianfranco Machinè (napoletano residente in Svizzera) e di Adrian Zeqiri (albanese, nipote di una delle vittime), rispettivamente amministratori di fatto e di diritto della Tnl. L’accusa? Emissione di fatture per operazioni inesistenti nei confronti di altre aziende tra cui l’Eureco.

Nell'interrogatorio di garanzia, Machinè aveva ammesso: «Vero è che le fatture fossero più alte ma che io sappia non tornava denaro in contante». Mentre Zeqiri aveva dichiarato: «Sono andato a consegnare delle buste chiuse all’Eureco, quasi due volte al mese a partire dal marzo 2009. Le buste chiuse le preparava Gianfranco ma non mi diceva cosa ci fosse dentro, ho pensato che vi potessero essere dei soldi ma io non le aprivo». Secondo l’accusa le fatture gonfiate servivano all’Eureco per ridurre il debito col fisco e la Tnl restituiva il denaro pagato in eccedenza in contanti. Oltre a incongruenze di natura fiscale, dalle carte emerge una gestione del personale anomala: la squadra di lavoratori albanesi non era specializzata, prendeva direttive dall’Eureco senza aver ricevuto una formazione specifica. E la Tnl non risulta titolare dell’autorizzazione necessaria rilasciata dal Ministero del Lavoro.