Sesto San Giovanni, 29 ottobre 2011 - Aveva il compito di sorvegliare l'azienda, che negli ultimi mesi aveva subìto diversi furti di rame. Effettivamente nella ditta di estranei non ne sono entrati. Eppure continuava ad "alleggerirsi": sparivano stampi e altri materiali. "Ma come è possibile?", continuavano a chiedersi i titolari. A sciogliere l'enigma ci hanno pensato i carabinieri.

 

Che, dopo qualche indagine, hanno arrestato proprio la guardia giurata che prestava servizio per l'impresa. Le
manette sono scattate qualche giorno fa a Cormano. Dopo l'ultimo colpo riuscito - 25 stampi in rame per un valore di 5mila euro - i responsabili della fabbrica hanno denunciato un nuovo furto ai militari. Arrivati sul posto, gli uomini dell'Arma si sono trovati davanti a un indovinello.

 

Nessun segno di effrazione, porte non scassinate, sistema di videosorveglianza interno funzionante, non si
riusciva a capire da dove fossero entrati i malviventi. All'interno dell'azienda, infatti, era tutto intatto. Come se il ladro avesse avuto le chiavi per entrare e agire indisturbato. Ed è stato proprio questo il campanello di allarme, che ha fornito l'intuizione ai carabinieri. Per prima cosa, gli investigatori hanno cercato di capire le modalità
di trasporto di stampi così pesanti e ingombranti, come quelli prodotti dall'azienda cormanese.

 

Il bandito utilizzava un carrello: metteva sopra il materiale, poi lo trascinava fuori dalla ditta, scaricava gli stampi e infine lo riportava all'interno, lasciandolo dove lo aveva trovato. Da qui la deduzione: solo chi aveva libero accesso alla fabbrica poteva entrare senza dare nell'occhio e andare fuori con il carrello dalla porta principale, lasciando chiuse le altre uscite. Così, quando l'altra mattina i carabinieri sono arrivati sul posto, hanno iniziato a interrogare la guardia giurata. A parlare chiaro, la perquisizione della sua automobile.

 

Aperto lo sportello del porta bagagliaio, i militari si sono trovati davanti i 25 stampi. Un bel colpo per il malvivente, che probabilmente sapeva già a chi piazzare quel quantitativo di rame che valeva circa 5mila euro. Italiano, classe
1977, incensurato, l'uomo arrestato era dipendente di un istitututo di vigilanza e prestava servizio per diversi privati come guardia giurata.

 

Proprio per questo ora i carabinieri continueranno le indagini per verificare se anche i furti precedenti fossero stati "firmati" dalla stessa mano. Ieri mattina si è svolto il processo per direttissima. L'arresto è stato convalidato, ma l'avvocato dell'accusato ha chiesto i termini di difesa, ovvero la sospensione del procedimento per prendere
visione degli atti. Il processo è stato così rinviato e si terrà il mese prossimo.