Cinisello Balsamo, 25 ottobre 2011 - Le casse comunali restano all’asciutto: le aste per la svendita degli immobili di proprietà dell’amministrazione vanno ancora deserte. A Cinisello e dintorni pare non esserci nessuno interessato ad acquistare gli appartamenti e le altre proprietà messe all’asta: come a dire, se l’amministrazione è in bolletta e cerca liquidità, anche i cittadini lo sono, e non possono permettersi di fare grandi spese. In particolare, non è riuscita la vendita in gara dell’ex colonia marina di Pietra Ligure, un enorme immobile a due passi dalla spiaggia, di cui il Comune non vedeva l’ora di disfarsi. Nulla da fare, due gare su due andate deserte. E lo stesso vale per molte altre proprietà che l’Amministrazione comunale ha deciso di vendere tramite gara pubblica. Due gare, due gare deserte; e poi, qualche tentativo di accordo privato, non sempre andato per il verso giusto.

 
Il piano delle alienazioni predisposto dall’amministrazione cinisellese fino a ora non ha riscosso il successo desiderato e immaginato. Le gare indette dal Comune di Cinisello sono state in totale 21 nell’ultimo anno: di queste 18 erano relative a immobili e 3 a terreni. Dei 18 immobili, solo uno è stato alienato e nello specifico quello di via Gran Sasso al civico 12. Un po’ meglio è andata con la vendita dei terreni: dei 3 messi al bando, due sono stati venduti con successo, sia quello sito in via Risorgimento, sia quello di via XXV Aprile all’angolo con via Tiziano (entrambi in fase di rogito).
Magro bottino, per tirare le somme e anche il futuro si preannuncia non del tutto roseo, visto che in generale gli interessamenti alle gare sono comunque pochi. L’assessore competente, Rosa Riboldi, prova a fare chiarezza: «Solitamente, ci siamo accorti che succede questo: le gare vanno deserte perché gli interessati preferiscono trattare in maniera privata — spiega l’assessore al Patrimonio —. Succederà così, ce lo auguriamo, anche con l’ex colonia ligure».

Dati, quelli registrati dal piano delle alienazioni, che fanno presagire alcune difficoltà anche in vista di una possibile (al momento non certa) vendita del Cinema Marconi, che continua a fare dentro e fuori dalla voce «Alienazioni» del bilancio biennale. «Se fanno fatica a vendere qualche appartamento — si sono chiesti in molti —, come faranno a vendere un immobile così grosso?». I tentativi però proseguono: il 3 novembre scadrà la possibilità di presentare le domande per aderire all’asta di vendita di un immobile di proprietà comunale sito in via Monfalcone 40; il 12 dicembre la scadenza invece per il secondo esperimento d’asta per l’alienazione di altre cinque proprietà.