Bresso, 23 agosto 2011 - Al momento è ancora poco più di una suggestione di mezza estate. Ma nell’immaginario dei bressesi sta prendendo piede con grande favore l’ipotesi di ospitare la prossima visita milanese di Papa Benedetto XVI, già programmata per il 2 e 3 giugno prossimo in occasione della Giornata della Famiglia. Scartata la location del futuro Expo, valutata con grande preoccupazione l’eventualità di ospitare il bagno di folla dei fedeli all’interno dei confini dell’aeroporto di Linate, l’ipotesi di portare il Papa a Bresso, e più precisamente sul suolo del campovolo e del Parco Nord, sembra diventare sempre più concreta. Il Pontefice potrebbe incontrare le famiglie provenienti da tutta Italia e dall’estero nell’area recintata dell’aeroporto di Bresso, su un terreno capace di accogliere comodamente un milione di pellegrini, così come previsto dagli organizzatori.

«Al momento si tratta solamente di una voce, di una possibilità, ma di certo per Bresso rappresenta un motivo di grande orgoglio e onore — conferma il sindaco Fortunato Zinni —. Sono stato contattato nelle scorse settimane da persone che mi hanno chiesto un parere su questa eventualità. Non ho avuto dubbi a confermare l’appoggio totale a questa ipotesi. Ma da allora, non ho ricevuto indicazioni ufficiali di alcun tipo. Di certo, se la decisione ricadrà sull’aeroporto di Bresso, l’Amministrazione comunale metterà a disposizione tutte le sue risorse per agevolare l’organizzazione di questo evento».

Euforica anche Daniela Gasparini, il sindaco cinisellese che verrebbe interessato se pure indirettamente dall’organizzazione dell’evento. «Per il Nord Milano questa opportunità avrebbe un grande significato, non soltanto perché è un onore ospitare Papa Benedetto XVI, che qui a Cinisello ha trascorso molti momenti della sua vita, ospite delle Opere San Paolo, ma anche perché l’Italia e il mondo potrebbero conoscere il Parco Nord, simbolo e orgoglio di tutti noi. Credo inoltre che il campolovo possa rivestire una funzione sociale inedita che servirebbe a farlo sentire più parte del territorio».

Lo stesso Consorzio Parco Nord, per bocca del suo direttore Riccardo Gini, conferma le voci ma esclude qualsiasi contatto ufficiale con gli organizzatori. Naturalmente in questi giorni d’agosto nei quali la politica e la macchina organizzativa della Giornata della Famiglia sono ferme, non trapelano né conferme né smentite ufficiali sull’ipotesi. In Curia e al Comune di Milano si stanno studiando tutti i pregi e i difetti della location bressese. A favore vi sarebbe l’estensione degli spazi tutti interamente recintanti. La presenza del parco tutto intorno che renderebbe più semplici le vie di fuga in caso di emergenza. E ancora la presenza del centro logistico della Croce Rossa e dell’eliporto del 118 che potrebbero fungere da base per i pellegrini. Una comunicazione ufficiale potrebbe arrivare già in settembre.