Sesto San Giovanni, 6 agosto 2011 - Sta emergendo, nelle indagini della Procura di Monza sulle presunte tangenti per la riqualificazione dell’area ex Falck, una figura sempre più autonoma e di rilievo: è quella di Giordano Vimercati. Secondo gli inquirenti, infatti, Giordano, fratello di Luigi Vimercati, già assessore in Provincia con Filippo Penati e ora senatore Pd, è stato innanzitutto un uomo di assoluta fiducia di Penati, tanto da essere suo capogabinetto sia in Comune a Sesto sia alla Provincia di Milano. Un sodalizio che viene da lontano e che si interrompe bruscamente nel 2007, per ragioni ancora oggi misteriose. Prima di quella data però Vimercati è il braccio destro di Penati.

E per i sostituti procuratori Walter Mapelli e Franca Macchia, titolare dell’inchiesta sulla nuova Tangentopoli, Vimercati ha avuto un «ruolo operativo» per le coop rosse emiliane e un «ruolo chiave» nell’imporre le stesse coop a Pasini. Il costruttore, più interessato alla parte commerciale della riqualificazione dell’area industriale dismessa, aveva interesse a demandare la parte residenziale. Magari anche alle coop locali, perché ne conosceva i responsabili e i risultati degli interventi eseguiti in passato. Invece si era ritrovato a dover accettare la CCC, il colosso bolognese delle costruzioni.

Qui entrerebbe in gioco il vicepresidente della CCC, Omer Degli Esposti, accusato di concussione perché avrebbe fatto pagare al costruttore sestese una mazzetta da circa 2,5 milioni di euro sotto forma di consulenze a due professionisti vicini alle coop rosse, Francesco Agnello e Gian Paolo Salami, ora indagati insieme a Degli Esposti e a Vimercati di concorso in concussione. È stato lo stesso Pasini a raccontarlo ai magistrati.

E lo ha precisato meglio il suo ex genero, Diego Cotti, imprenditore ed ex politico di centrosinistra, diventato un supertestimone. Cotti ha spiegato che è stato proprio Vimercati a presentare Degli Esposti a Penati e a chiedere a Pasini una mazzetta di 20 miliardi di lire, destinati, a suo dire, alla segreteria degli allora Democratici di sinistra. «Noi ti garantiamo un iter burocratico snello, non ti facciamo perdere tempo. Però tu ci devi dare i soldi», gli avrebbe detto Vimercati nell’estate 2000. All’incontro sarebbe stato presente (ma senza parlare) anche Penati.

Sempre secondo il racconto di Cotti, in un altro incontro, assente Penati, Vimercati gli avrebbe spiegato che a comprare le aree ex Falck poteva essere «solo uno che diciamo noi, perché fa parte di un accordo più vasto. La può comprare Pasini se vuole, perché noi abbiamo garantito che lui è un imprenditore serio e corretto e noi lo possiamo gestire perché è amico mio. Però se fa questa cosa deve coinvolgere il CCC, perché risponde ad altri meccanismi».