Cinisello Balsamo, 15 maggio 2011 - Un arresto di livello internazionale che ha mescolato tecnologia moderna e metodologie di ricerca più tradizionali in un’indagine senza respiro. Così, venerdì pomeriggio i carabinieri del nucleo operativo di Sesto San Giovanni hanno stretto le manette ai polsi di H. M., un tunisino di 26 anni, ritenuto il colpevole dell’efferato omicidio della moglie olandese.

Tre scene per un’indagine che era cominciata il 6 maggio scorso in un paesino dell’Olanda e che in pochi giorni ha investito la Francia, e poi l’Italia con Cinisello Balsamo e alla fine Parma, dove l’uomo è stato arrestato dai militari sestesi comandati dal tenente Mansueto Cosentino. Il 6 maggio scorso, in Olanda viene trovata morta la giovane compagna del tunisino. Colpita ripetutamente con un martello e poi sgozzata con un grosso coltello. Un omicidio che ha suscitato orrore nei Paesi Bassi e che si è subito orientata sul tunisino, che nel frattempo aveva fatto perdere le tracce.

Gli inquirenti olandesi sapevano che l’uomo era fuggito portando con sé due telefoni della ragazza oltre al suo. Ed è stato attraverso una sofisticata intercettazione internazionale che è stato seguito prima in Francia e poi in Italia. Uno dei telefoni registra dapprima una chiamata a Cinisello Balsamo. Successivamente, sempre da Cinisello, viene registrata una chiamata ad un connazionale che risiede a Londra.

I carabinieri della Compagnia di Sesto vengono coinvolti nell’indagine con l’obiettivo di verificare la presenza del latitante a Cinisello. Ma da lì, sempre attraverso un sofisticato sistema di indagini e di riscontri incrociati, si scopre che l’uomo si era spostato a Parma. Per tutta la giornata i militari di Sesto hanno girovagato per Parma, cercando di incrociare i riscontri con i colleghi del nucleo operativo locale e in costante contatto con i colleghi olandesi. Alla fine, grazie alle tecniche di indagine più tradizionali, si è capito che l’uomo poteva essersi rifugiato in un appartamento intestato a due donne italiane, ma frequentato da un connazionale.

Alle sei del pomeriggio di venerdì i militari hanno fatto irruzione, fermando il fuggiasco. Nel suo zaino sono state rinvenute alcune foto segnaletiche scattate in Olanda, mentre le sue mani riportavano ancora dei segni di tagli compatibili con la dinamica del delitto che gli viene contestato. L’uomo è stato portato al carcere di Monza, dove rimarrà in attesa di essere consegnato alle autorità olandesi.