Cologno Monzese, 24 aprile 2011 - Il giro di vite voluto dal Comune sulla raccolta differenziata e sulla gestione dei rifiuti sembra che non abbia ancora dato i risultati sperati. Basta passeggiare per le vie di Cologno per rendersene conto: scatoloni, elettrodomestici, vecchi mobili e persino sacchi di amianto si trovano un po’ in tutti i punti della città.

Come accade ovunque, anche a Cologno gli scaricatori abusivi preferiscono spazi inutilizzati, al riparo da occhi indiscreti, per abbandonare rifiuti pericolosi e non. Ma anche le vie di passaggio sono nel mirino. È il caso, ad esempio, di via Boccaccio, dove da ormai quindici giorni campeggiano alcuni sacchi pieni di amianto.

La polizia locale li ha sigillati e transennati. Sopra ai contenitori, una lettera dell’ufficio ecologia del Comune chiede ai cittadini di non rimuoverli e annuncia che al più presto saranno raccolti dalla società che si occupa dei rifiuti speciali.

«Sono giorni che aspettiamo e ancora non si è fatto vedere nessuno — dicono alcuni passanti —. Il Comune chiede a noi rispetto per strade e parchi e poi non fa il suo dovere: non lo troviamo giusto». Basta spostarsi di qualche centinaio di metri per trovare una nuova discarica abusiva, come nel caso del parcheggio dell’ex Gs di viale Lombardia, ormai da anni in stato di totale abbandono.

Da quando le porte del supermercato si sono chiuse, l’area di sosta viene utilizzata non solo per parcheggiare, ma anche e soprattutto per abbandonare rifiuti di ogni genere. In questo caso il Comune non ha colpe: essendo un’area privata, dovrebbe essere il proprietario a occuparsi della rimozione. Le segnalazioni all’ufficio Ecologia sono ormai quotidiane e più di una volta i mezzi che gestiscono per il Comune la raccolta hanno ripulito l’area. Senza grandi risultati: basta qualche giorno e tutto torna come prima.

Lo stesso copione va in scena in via Trento, che collega Cologno con Vimodrone. Anche qui gli operatori ecologici non fanno in tempo a raccogliere e portare in discarica mobili, elettrodomestici e materassi, che in poche ore ne rispuntano altri. Sotto gli occhi dei cittadini che non possono fare altro che attendere un intervento risolutivo che tarda ad arrivare.