Paderno Dugnano, 16 gennaio 2011 - «Il mio nuovo sogno». Il titolo della canzone che ha fatto commuovere grandi e piccini, incantati dalle immagini del cinquantesimo film d’animazione firmato Disney «Rapunzel». Ma anche il sogno di una giovanissima padernese che sta diventando sempre più realtà. La voce di Arianna Costantin, 17 anni di Paderno, è riuscita a conquistare sia il grande pubblico che critici musicali.

Un’avventura iniziata quasi per caso, al palio delle contrade di quartiere. Aveva solo 8 anni quando si è presentata, per gioco, al concorso di canto facendo vincere il suo gruppo. Una maestra di canto l’ha notata, cogliendo subito delle potenzialità. Da allora, Arianna, non ha mai smesso di prendere lezioni, stupendo tutti con la sua voce. Poi il «salto», ancora una volta frutto del caso, o meglio del destino.

«Avevo sentito alla tv che erano aperte le selezioni per la seconda edizione del My Camp Rock, il concorso di Disney, bisognava inviare il proprio video con una canzone — racconta —. E ho deciso di partecipare, non avrei mai pensato di vincere», racconta Arianna. Gli occhioni azzurri le brillano. E invece, dopo le audizioni, le selezioni nella prestigiosa cornice del Giffoni Film Festival e le finalissime davanti a 4mila persone. Pubblico e giuria l’hanno decretata vincitrice, sbottonandosi: «ha tutte le carte in regola per sfondare».

Il premio? Incidere il suo primo videoclip. Il My Camp Rock è stato una vetrina ma anche un primo passo verso nuovi traguardi. La sua voce è stata scelta nella colonna sonora di Rapunzel per interpretare l’ultima, emozionante, canzone. Arianna, entusiasmo alle stelle, ma anche piedi per terra: «È un buon risultato, grazie a queste esperienze e ai vocal coach ho imparato tantissimo. Ho lavorato molto sulla voce e sul testo. Mi hanno aperto la mente. Il mio sogno? Entrare nel mondo della musica. Ma so anche che è una strada difficile e precaria, per questo continuerò a studiare con impegno, finirò le superiori e andrò all’università. Facendo tesoro di tutti gli insegnamenti».