Sesto San Giovanni, 31 dicembre 2010 - Aveva appena compiuto una consegna. Ma, una volta tornato in strada, ha avuto un’amara sorpresa: il furgone era sparito. Con tutto il suo particolarissimo contenuto: ben 19mila dvd pornografici, decine e decine di scatole di lubrificanti e dei più disparati gadget sessuali. Valore: 300mila euro.

L'insolito furto è avvenuto l’altra sera in via Di Vittorio, nella strada che segna il confine tra Sesto San Giovanni e Cologno Monzese. Erano da poco trascorse le 18, orario di grande traffico sull’arteria che porta agli svincoli delle tangenziali Nord ed Est. Il titolare di una ditta milanese, alla guida del suo furgone Mercedes Vito, si era fermato per una delle tappe del giro di consegne: un sexy shop. Avrebbe poi dovuto proseguire oltre confine: tutto il resto del carico, infatti, era destinato alla Svizzera.

Pochi minuti per staccare e firmare le bolle, poi di nuovo a bordo. Niente da fare: varcata la porta del sexy shop, del suo furgone non c’era più traccia. Volatilizzato. L’uomo non ha potuto far altro che chiamare i carabinieri per denunciare l’accaduto. I militari della Compagnia di Sesto San Giovanni stanno cercando di individuare i responsabili, con indagini a tutto campo. Tra le ipotesi, un furto su commissione: qualcuno potrebbe aver seguito il titolare della ditta milanese, aspettando il momento più propizio per intervenire e rubare il furgone con tutto il suo carico. Ma non è nemmeno escluso che il ladro avesse messo gli occhi solamente sul furgone, senza conoscerne il contenuto: sui lati del mezzo, infatti, non una sigla o un disegno che potesse far supporre l’esistenza di un carico tanto insolito quanto prezioso.

In questo caso, potrebbe aver agito un malvivente che ha colto l’occasione al balzo, come avviene per molti dei furti di vetture o furgoni. Tanto più che, a due passi dallo svincolo della tangenziale, sarebbe stato un gioco da ragazzi far perdere le proprie tracce e percorrere, in pochi minuti, distanze anche considerevoli. I militari cercheranno di acquisire le immagini delle telecamere degli impianti di videosorveglianza della zona, nella speranza che qualche occhio elettronico possa aver immortalato il ladro in azione.