Cinisello Balsamo, 22 ottobre 2010 - Promette meno code e servizi più veloci, il nuovo sportello C.U.P. (Centro Unico di Prenotazione), inaugurato lunedì scorso al Bassini. Dieci sportelli nuovi di zecca che, dopo alcuni mesi di disagio per gli utenti, dovrebbero mettere la parola fine alle lunghe code. «A me non sembra — osserva Luigi Abbenante, mentre aspetta il suo turno appoggiato alla parete —. Sono qui da un’oretta circa e la coda non si muove». Sono da poco passate le 12.30, l’ora di punta agli sportelli (che si colloca intorno alle 9.30) dovrebbe essere passata da un pezzo: e invece, nonostante ci sia poca gente, la fila avanza a rilento. «Spero di riuscire a fare la prenotazione prima di tornare al lavoro — spiega Luigi —. Sapendo che erano aperti, ho sfruttato la pausa pranzo». A muoversi più velocemente è linea delle accettazioni: Anna Losposo, che accompagna il marito Rosario per un piccolo intervento, controlla il ticket. «Abbiamo solo due persone davanti — dice —, dovremmo sbrigarcela a breve. Ad ogni modo, per sicurezza siamo venuti due ore prima. Le altre volte avevamo aspettato davvero tanto».

Ma ora qualcosa dovrebbe essere cambiato: a livello esteriore, è poco ma sicuro. Il nuovo sportello è molto più luminoso e accogliente: «sembra una banca — commenta Daniel Pachana —. La struttura di prima era molto brutta e c’erano code infinite. Qui invece mi sembra che funzioni meglio». Anche per Daniel, l’orario è importante: alle 14.30 si torna al lavoro, bisogna fare in fretta. Ma allora, perché non prenotare chiamando il call center? «Non mi trovo», ammette. Per Giuseppina Romanelli invece, «è molto meglio sbrigare tutte le faccende al telefono e venire qui solo per le pratiche di accettazione». A lei infatti manca solo il pagamento del ticket e poi di filato in ambulatorio. «Non ho molto tempo per fare code, dato che lavoro. Il call center velocizza tutto: e per chi non sa dove chiamare, hanno pensato a stampare il numero sul tagliandino».

Più semplice di così: è un’abitudine che la direzione dei Cup vorrebbe spingere. «Gli utenti che prenotano al telefono non fanno la fila e hanno la precedenza sugli altri — spiega la responsabile Silvia Viggeri —. In genere se la cavano in quindici-venti minuti. Gli altri invece possono arrivare a un’ora, anche se ci ripromettiamo di abbassare i tempi d’attesa». Tra code che si sovrappongono e qualche sportello chiuso (è pur sempre ora di pranzo) gli utenti non nascondono l’insoddisfazione. Anche perché, connesso ai tempi d’attesa, c’è il problema dei parcheggi: pochi sono liberi, il resto a pagamento nell’area di fronte all’ingresso dell’ospedale. Costa due euro sostare le prima tre ore per tutti, anche per chi esibisce il tesserino di invalidità e spera in un trattamento di riguardo. «Per questo oggi ho lasciato la macchina più indietro — commenta Silvana Repilli —. Ieri mi hanno spennato per mezzoretta di coda». Forse conviene davvero alzare la cornetta.