Cologno, il nuovo sindaco Angelo Rocchi: "Tutto da rifare. Come dopo la Grande Guerra"

Al vincitore leghista neanche una telefonata dall'uscente Mario Soldano

Angelo Rocchi al debutto in Villa Casati

Angelo Rocchi al debutto in Villa Casati

Cologno Monzese (Milano), 16 giugno 2015 - Fuori è un susseguirsi di telefonate, strette di mano, abbracci. "Mi raccomando, ora si deve davvero cambiare", gli dicono i cittadini. Dentro, invece, per ore neanche lo guardano. Tanto che a mezzogiorno Angelo Rocchi ancora non è entrato nel nuovo ufficio, né gli hanno dato la fascia tricolore.

Il sindaco uscente Mario Soldano non ha fatto gli onori di casa. A Villa Casati nessuno ha ricevuto il nuovo primo cittadino che ha vinto il ballottaggio con il 51,86% (6.952 voti). Solo la telefonata di Isidoro Volpe, ex presidente del Consiglio comunale, per fargli gli auguri di inizio mandato. Così, per le foto di rito col gonfalone, l’architetto leghista ha dovuto farsi aprire le stanze del primo piano dal custode.

"Sono in imbarazzo. Mi aspettavo che il mio predecessore, un altro politico o un funzionario venissero almeno a salutare o accogliermi per il passaggio di consegne. Questo è emblematico. Non è solo uno sgarbo istituzionale. Significa che dobbiamo ricostruire un senso di civiltà, di rappresentanza dei ruoli e delle istituzioni. Dobbiamo ricostruire una comunità intera a partire dal Comune. Si riparte da zero, come dopo la Grande Guerra".

E non a caso "Cologno Libera", si leggeva sullo striscione appeso domenica notte sui cancelli di Villa Casati. "Andremo a ricucire una ferita grave, ci apriremo alla città, alle parrocchie, alle associazioni perché c’è un tessuto sociale che lavora bene e va valorizzato. Con questo voto Cologno ha dimostrato di essere una città matura, che merita il cambiamento e la svolta". Rocchi è già entrato nella storia cittadina: è il primo sindaco di destra. Una destra non di centro e, soprattutto, non socialista. Con una Lega terza forza politica al 10,01%, Fratelli d’Italia che balza al 4,27% e Forza Italia che mantiene un 8,38%.

"Con il traino della Lega si è sconfitta una dinastia e un sistema radicato. Il Carroccio ha funzionato sul territorio come soggetto aggressivo, il progetto unitario è stato apprezzato così come una lista rinnovata con candidati laureati e un’età media di 27 anni". Entro due giorni la formazione della Giunta: assessori politici – "non è il momento dei tecnici questo" – e a tempo pieno. Ieri il giro degli uffici per presentarsi a dirigenti e dipendenti. "Già in settimana incontrerò il comandante dei vigili per istituire un tavolo permanente sulla sicurezza. Poi faremo una valutazione tecnica dei profili del personale per verificare che non ci siano incompatibilità o conflitti d’interesse".

Infine le emergenze. "Subito un gruppo di lavoro sull’appalto dei rifiuti e sui regolamenti: quello edilizio appena ritoccato e del commercio, che si fondano sull’antiliberismo, e quello per le assegnazioni delle case popolari. Il tema casa è tra i più esplosivi".