Giovedì 25 Aprile 2024

Cigni: scatta la richiesta danni

L'amministrazione di Mario Soldano sfodera un altro colpo nell’annosa guerra attorno al centro sportivo via Papa Giovanni XIII, colpito da un incendio dai contorni ancora tutti indefiniti. La Giunta si è infatti riunita per discutere l’autorizzazione «ad agire per il risarcimento del danno da inadempimento contrattuale nei confronti della società Cigni Sport srl» di Laura Lana

Il centro a inizio mese è andato in fiamme

Il centro a inizio mese è andato in fiamme

Cologno Monzese, 26 gennaio 2015 - L'amministrazione di Mario Soldano sfodera un altro colpo nell’annosa guerra attorno al centro sportivo via Papa Giovanni XIII, che a inizio mese è stato gravemente colpito da un incendio dai contorni ancora tutti indefiniti. La Giunta si è infatti riunita per discutere l’autorizzazione «ad agire per il risarcimento del danno da inadempimento contrattuale nei confronti della società Cigni Sport srl». Il Comune continua insomma a lamentare presunte carenze ai privati, che hanno gestito l’impianto dal lontano 1993 fino al 30 giugno, giorno dello sgombero dei locali predisposto dall’amministrazione che ha deciso di non rinnovare il contratto di concessione, nonostante fosse nelle sue possibilità.

Azione di risarcimento sia, come stabilito dalla delibera approvata all’unanimità dalla Giunta, per agire con la nomina di un legale per la proposizione del giudizio. Si tratta di uno degli ultimi documenti presentati dal segretario generale Vincenzo Fratantoni, che ha lasciato Villa Casati per continuare l’incarico al municipio di Carugate. L’ex city manager nella relazione ricorda che «in riferimento all’invito formulato dal Comune, è intervenuta controversia circa l’adempimento delle obbligazioni contrattuali e si è radicato avanti il Tar ricorso sulla comunicazione di consegna della struttura concessa alla società. Il Tar non ha riconosciuto, in sede di esame della richiesta di sospensiva del provvedimento, le ragioni della ricorrente». C’è poi la relazione dell’ingegner Claudio Lovato, chiamato come consulente per determinare «una valutazione economica dello stato di consistenza delle strutture e una stima delle opere necessarie per ripristinare il corretto stato di conservazione e di funzionalità delle stesse». Secondo il professionista, la spesa per gli interventi di manutenzione necessari ammonterebbe a 64.373,55 euro (oltre Iva). Un altro contenzioso per il Tennis dei Cigni.

«Ai sensi della concessione, il concessionario è tenuto a restituire gli impianti efficienti e in buono stato di conservazione quale risultato di una regolare e adeguata manutenzione, senza che tutto ciò comporti alcun esborso da parte del Comune – scrive l’ex segretario generale nella delibera approvata -. Dalla relazione risulta comprovato che tale disposizione della convenzione non risulta essere stata rispettata all’atto della restituzione dell’immobile. Nonostante il formale invito al risarcimento, la società non ha provveduto a effettuare le opere necessarie al ripristino e, pertanto, esistono le condizioni oggettive per proporre azione di risarcimento danni presso la competente autorità giudiziaria».

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