Cinisello Balsamo (Milano), 15 aprile 2016 - Pranzi al ristorante e visite dal dentista, gratis, per i cinisellesi che stanno attraversando un momento di difficoltà economica. Si potrebbero riassumere così, in maniera stringata, le nuove iniziative messe in campo dall’amministrazione comunale e dai suoi partner nell’ambito delle azioni del Tavolo Povertà. Da un lato il «Pasto sospeso», dall’altro il «Sorriso solidale». L’idea del pasto sospeso non è del tutto una novità, prende spunto dall’usanza partenopea del cosiddetto caffè sospeso e anche da qualche iniziativa già in atto sul territorio.
«L’idea è semplice: abbiamo coinvolto 3 ristoranti e gli abbiamo chiesto di collaborare: i clienti che si recheranno in questi posti per un pranzo o una cena potranno lasciare un’offerta con cui saranno donati pasti a chi non se li può permettere», spiega l’assessore alle Politiche sociali Gianfranca Duca. Hanno dato la loro disponibilità a fare una sperimentazione di 6 mesi l’Osteria Barbagianni di via Mariani, la caffetteria Bibyou del centro Il Pertini, e il ristorante Il Filo d’Aurora di Bresso (via Bologna 9), che già dal 2014 aveva lanciato questa opportunità (raccogliendo circa 3mila euro dai cittadini e offrendo 90 pasti).
A fianco del «Pasto sospeso» ecco il progetto «Sorriso solidale», studiato insieme al Poliambulatorio del Consorzio Il Sole, per offrire visite e interventi gratuiti. «Metteremo a disposizione esperienza e competenza: 2 mattine a settimana saranno dedicate a questa utenza selezionata, per un totale di 16 posti», spiega il dottor Flavio Doni, direttore sanitario. I beneficiari delle due nuove iniziative sperimentali saranno i cittadini in difficoltà seguiti e segnalati dalle organizzazioni/enti facenti parte del Tavolo Povertà. Sia le cure dentistiche che i pasti al ristorante si dovranno «prenotare» al Social Market di via Marconi che così completa la sua funzione di accoglienza e assistenza per le persone e le famiglie in difficoltà.
«Tutte queste iniziative, come molte altre - precisa l’assessore Duca -, non sono rivolte ai casi di povertà estrema, ma a situazioni di difficoltà magari temporanea. Pensiamo a madri o padri soli, ad anziani e disabili, a chi vive solo, non ha parenti e magari è senza lavoro da qualche mese. Sono persone che non pensano neppure di potersi permettere il lusso di una cena al ristorante».