Cinisello, incidenti in calo. Ma resta l’emergenza per i pedoni

Meno schianti in auto, chi si sposta a piedi deve però affrontare molte insidie

L'analisi dei vigili di Cinisello

L'analisi dei vigili di Cinisello

Cinisello Balsamo (Milano), 21 agosto 2015 -  Calano gli incidenti sulle strade del Nord Milano. Ma non diminuiscono quelli che hanno tra le vittime i pedoni. L’emergenza è segnalata dai vigili di Cinisello, che ogni anno analizzano le statistiche delle attività locali. Se le strade sono sempre più sicure per gli automobilisti, grazie a un maggior rispetto delle regole, le insidie per i pedoni rimangono quelle di sempre. E in qualche caso sono anche cresciute. Un dato per tutti. Nel 2005 a Cinisello si sono verificati 1.016 incidenti stradali. Di questi, sono stati 48 quelli che hanno avuto come vittime dei pedoni. Nel 2010 il numero di sinistri è sceso a 750, con 34 pedoni coinvolti. Nel 2013, ultimo anno preso in esame, gli investimenti con feriti o morti in incidenti sono stati 35, nonostante gli incidenti siano calati al minimo storico di 603. Qualcosa non funziona. A tentare di dare una risposta è Massimiliano Brunini, sovrintendente della polizia locale di Cinisello e analista dell’infortunistica stradale.

"Questi numeri riassumono un fenomeno che ha molti volti - spiega -. Tra i pedoni ci sono soprattutto bambini e anziani, che rappresentano le categorie più deboli in assoluto. I primi perché sono più piccoli e spesso hanno una percezione dei pericoli incompleta. Gli anziani, invece, hanno una difficoltà di percezione che è legata a difficoltà uditive e visive. Metà dei pedoni deceduti sono over 70". Se a questo aggiungiamo fattori strutturali e comportamentali, come ad esempio l’utilizzo dei telefonini, scopriamo che le città sono diventate ancora più insicure per i pedoni. Chi guida parlando al cellulare è punibile secondo il Codice della Strada. Ma chi attraversa la strada parlando al telefonino o ascoltando musica in cuffia può essere altrettanto pericoloso. Tuttavia non esiste legge che gli impedisca di farlo. "A Cinisello ci siamo posti il problema e quando si attuano nuove progettazioni viabilistiche si cerca di guardare anche in quest’ottica: ai possibili conflitti di traiettorie e alle situazioni che possono rappresentare un rischio per chi si sposta a piedi", conclude Brunini.