Sciopero e presidio alla Call&Call di Cinisello: "L'azienda vuole licenziarci"

Unità produttiva verso la chiusura. La solidarietà della Lega Nord: salvaguardiamo i 186 posti di lavoro

Il manifesto realizzato dai lavoratori

Il manifesto realizzato dai lavoratori

Cinisello Balsamo (Milano), 10 aprile 2015 - Hanno scioperato organizzando un presidio davanti ai cancelli della loro azienda i lavoratori della Call&Call di Cinisello Balsamo. Ai lavoratori, secondo quanto denunciano,  la proprietà avrebbe comunicato l'intenzione di un licenziamento collettivo connesso alla cessazione delle attività dell'unità produttiva dell'azienda (un network di contact center distribuito in tutto il Paese) a Cinisello. La loro protesta ha trovato la solidarietà della Lega Nord. "Esprimiamo vicinanza ai 186 lavoratori e lavoratrici con contratti a tempo indeterminato che dalla sera alla mattina rischiano di perdere il proprio lavoro", hanno detto Jari Colla e Giacomo Ghilardi, esponenti del Carroccio a livello regionale e comunale che hanno fatto visita ai lavoratori in presidio.

Secondo quanto riferito dai lavoratori l'azienda vuole infatti chiudere e spostare la commessa nelle altre sedi che si trovano a Roma e in altre città del Sud Italia. "Scriveremo all'amministrazione comunale e regionale per attivarle e coinvolgerle nella risoluzione della crisi al fine di salvaguardare i lavoratori di un'importante azienda del nostro territorio", hanno aggiunto i due consiglieri leghisti.