Call&Call, la difesa dei lavoratori di Cinisello fa breccia a Roma

Anche l'onorevole Gasparini del Pd, dopo Lega e grillini, sposa la causa. In città meno attenzione

Daniela Gasparini, parlamentare Pd ed ex sindaco di Cinisello

Daniela Gasparini, parlamentare Pd ed ex sindaco di Cinisello

Cinisello Balsamo (Milano), 30 aprile 2015 – "Ho presentato una interrogazione al Governo, sottoscritta da altri colleghi parlamentari, affinché intervenga per ricercare soluzioni per i 186 lavoratori della azienda Call&Call, sede di Cinisello Balsamo, che rischiano il posto di lavoro": sono le parole con cui l'onorevole Daniela Gasparini, deputata del Pd oggi e sindaco di Cinisello ieri, ha annunciato di aver portato il caso del call center di via Cantù all'attenzione della politica nazionale. "Ho concordato con la sottosegretaria al lavoro Teresa Bellanova un incontro presso il Ministero con il sindaco di Cinisello Balsamo, per verificare le azioni possibili per tutelare i lavoratori che rischiano di perdere il posto di lavoro", ha aggiunto Gasparini. Nei giorni scorsi altri onorevoli colleghi avevano già parlato in parlamento della Call&Call di Cinisello che ha annunciato la chiusura dello stabilimento e il licenziamento collettivo per 186 dipendenti. Paolo Grimoldi della Lega Nord e Davide Tripiedi del Movimento 5 Stelle avevano già presentato due interrogazioni parlamentari, puntando per altro il dito contro Jobs Act varato e voluto proprio dal Pd. Un interesse nazionale che non cela per altro la mancanza di una attenzione della politica locale. Il sindaco Trezzi, così come la sua giunta, non ha mai rilasciato dichiarazioni ufficiali. Solo il Pd cinisellese aveva diffuso, la scorsa settimana, un timido comunicato nel quale esprimeva la solidarietà per i 186 lavoratori in bilico.