Dalla Cina a Cinisello sognando la panchina

Il gemellaggio sportivo condotto dalla Ac Cinisellese porta altri frutti: un accordo con l'Aiac con corsi per allenatori orientali nella città di Haimen

In tour a Haimen

In tour a Haimen

Cinisello Balsamo (Milano), 30 giugno 2016 - Prende sempre più forma il progetto di gemellaggio sportivo tra Italia e Cina sviluppato dall’Ac Cinisellese (società di calcio dilettantistico di Cinisello Balsamo) e "benedetto" dall’Aiac di Renzo Uliveri. A tirare le fila del piano di "esportazione del calcio nostrano" in terra cinese è Lu Rong Yi, vice presidente del club di provincia, primo patron cinese di una squadra di calcio italiana: l’eclettico Alberto (così lo chiamano da anni nel Nord Milano dove ha un bar, a Sesto San Giovanni) ha guidato una spedizione italiana in Oriente, accompagnato dai responsabili dell’Associazione italiana allenatori di calcio.

Un tour che si è chiuso con la firma di un importante accordo di amicizia con la città di Haimen, a Nord di Shanghai, nello Jiangsu, per lo sviluppo di corsi per allenatori. E’ tra i primi patti siglati in Cina da Aiac, sicuramente il primo di questo genere, a cui si aggiunge quello sottoscritto dall’Ac Cinisellese con il distretto di Lucheng, il più importante della città di Wenzhou (7 milioni di abitanti) nello Zhejiang. "E’ previsto uno scambio di esperienze e di know how tecnico con la Cina per far crescere il calcio giovanile cinese. In numerose scuole, infatti, sono stati realizzati campi di calcio a 5, a 7 e a11, ma mancano istruttori, arbitri, preparatori atletici, campionati e tornei", racconta Lu Rong Yi, che aveva già avviato un simile piano sportivo a Sesto San Giovanni, salvo poi lasciarlo in sospeso dopo le dimissioni (forzate) dalla sua vecchia società.

"Nelle prossime settimane saranno definiti i calendari per la visita di allenatori e giovani calciatori in Italia, promossi dal Governo di Lucheng insieme a noi e Aiac per poter rendere sempre più il calcio cinese un fenomeno di massa, con l’aiuto e l’esperienza del football italiano", spiegano dal club di Cinisello Balsamo che dall’arrivo di Alberto (meno di un anno fa) ha anche promosso corsi di lingua orientale per i suoi iscritti. Perché per capire sempre meglio cosa sta dietro l’interesse cinese per la nostra Serie A, e non solo, bisogna analizzare questi fenomeni che stanno alla base della società e che segneranno lo sviluppo del calcio nel regno del dragone. "Il mio sogno è di poter aiutare i bambini cinesi a giocare a calcio, per divertimento oppure come futura professione - confessa Lu Rong Yi -. Nel 2002 la Cina ha partecipato ai Mondiali senza segnare nemmeno un goal: da allora mi sono promesso di aiutare la mia prima terra a crescere, grazie all’esperienza e alle capacità tecniche della mia seconda patria, l’Italia".