Cinisello, ecco l'hotel Woodhouse: "Qui il lusso è l'integrazione"

L'inaugurazione dell'albergo italo-cinese: camere e servizi a basso costo per gli studenti

I soci fondatori Rebecca Brollo e Sijie Xie

I soci fondatori Rebecca Brollo e Sijie Xie

Cinisello Balsamo (Milano), 7 febbraio 2016 - Per il Comune e la Camera di commercio è a tutti gli effetti un hotel. Ma per i due fondatori, Woodhouse è prima una residenza di condivisione e integrazione capace di mescolare un pizzico di tradizione cinese alla cultura italiana. Nessuno avrebbe potuto farlo meglio di Rebecca Brollo e Sijie Xie (Marco), prima amici, poi fidanzati e oggi anche soci nel primo hotel per studenti del Nord Milano. Woodhouse (letteralmente casa di legno) è stata inaugurata ieri pomeriggio in via Prati, nel cuore di uno dei quartieri industriali di Cinisello. Una vecchia palazzina di uffici dismessa da un paio d’anni è tornata a vivere sotto forma di albergo a basso costo, dedicato a turisti, uomini di affari, dipendenti delle aziende della zona, ma soprattutto agli studenti stranieri che qui possono trovare una camera con bagno e letto e un ambiente informale nel quale socializzare e imparare a convivere con la cultura italiana. Un progetto che nasconde mille storie emozionanti e tanti esempi positivi, soprattutto in quest’epoca in cui la crisi costringe troppo spesso a chiudersi e a guardare lo sconosciuto con timore. Woodhouse nasce dall’idea di due studenti universitari: Rebecca, milanese di Chinatown, laureata in Pianificazione Urbana al Politecnico e a Shanghai, e Sijie Xie (Marco), cinese che da quattro anni vive e studia in Italia, unico orientale alla facoltà di Scienze politiche della Cattolica.

"Ci siamo conosciuti lavorando come volontari nell’oratorio di Chinatown, dove abbiamo vissuto una straordinaria esperienza di integrazione - racconta Rebecca -. Abbiamo ben presenti le difficoltà che incontrano gli studenti cinesi quando arrivano in Italia". Marco lo definisce un ponte: "Un collegamento che consente agli studenti cinesi di arrivare in Italia e di trovare chi parla la loro lingua, capisce le loro difficoltà e può tenerli lontani da possibili truffe e pericoli". Sul loro cammino i due giovani hanno trovato i proprietari della Boffi, azienda di legnami di Cinisello che realizza bobine per i cavi industriali. Avevano una palazzina vuota accanto allo stabilimento. "Gli è piaciuto il nostro progetto e lo hanno finanziato realizzando la trasformazione in albergo". Il design è minimalista. I servizi essenziali. Le bobine in legno della Boffi sono diventate tavoli e sedie.

Una notte in hotel parte dai 32 euro. Un mese può costare poco più di 300 euro a patto che si diventi soci e ci si impegni a compiere lavori utili nel tempo libero. "Oggi abbiamo una decina di ospiti cinesi, ma siamo partiti quando l’anno accademico era ormai cominciato - confida Rebecca -. Però raccogliamo già l’interesse di uomini d’affari e studenti italiani e di ogni parte del mondo. Non vogliamo essere un hotel normale, ma un luogo di condivisone, dove chiunque può trovare un punto di riferimento per capire meglio l’Italia. Ci piacerebbe essere anche un centro culturale per spiegare agli italiani la cultura cinese".