Sesto, "cartello pazzo" oscura il semaforo

La nuova segnaletica sul "ring" fa colpo nei social network

Il palo del senso vietato  troppo vicino alla lanterna

Il palo del senso vietato troppo vicino alla lanterna

Sesto San Giovanni (Milano), 30 gennaio 2016 - A qualcuno è sembrato il solito scherzo della rete, la solita bufala che circola on line, di cui va ghiotto il pubblico di Facebook. E invece, purtroppo, è tutto vero, nonostante sia partito da una segnalazione da parte di un utente sestese del noto social network. A Sesto San Giovanni si stanno ultimando i lavori sul nuovo tratto di strada nel rione Parpagliona, sul proseguimento di viale Edison, alle spalle delle ex Falck. Proprio lì, nei giorni scorsi, all’incrocio tra viale Edison e via Parpagliona, sono stati installati i semafori e anche i cartelli della segnaletica verticale, per l’esattezza i cartelli di senso vietato che indicano che quella corsia non è percorribile in quel verso.

Peccato però che il lavoro sia stato fatto in modo alquanto approssimativo. I pali dei semafori e dei cartelli, infatti, sono stati posati a distanza talmente ravvicinata che il segnale di divieto "bacia" il semaforo, impedendone però la vista agli automobilisti. Vedere per credere: noi siamo passati di lì e abbiamo fatto qualche scatto per toccare con mano. I semafori sono ancora spenti, ma da qualsiasi punto dell’incrocio si arrivi è evidente come i cartelli oscurino la vista del semaforo agli automobilisti. Questione di sicurezza che andrà velocemente risolta, magari senza un ulteriore esborso di denaro pubblico.

Non è la prima volta che ci si trova di fronte, anche nel Nord Milano, a qualche "magagna" di questo genere. Nei mesi scorsi avevano fatto il giro delle bacheche Facebook, e non solo, le immagini scattate da alcuni cittadini di diversi attraversamenti pedonali pitturati sulle strade di Cinisello Balsamo: strisce che andavano a sbattere contro il muro oppure disegnate a distanza di qualche metro dalla posizione degli scivoli del marciapiede. A Bresso, per citare un altro caso simile, fece scalpore quando gli operai colorarono la pista ciclabile del centro senza far spostare le auto parcheggiate, lasciando chiari segni sia sulle vetture che «buchi» di colore a terra.