Cinisello, 14 morti sospette di cani: "Più sicurezza nelle aree recintate"

L'allarme si espande a macchia d'olio, fiaccolata dei cinofili. Manca però la conferma sugli avvelenamenti

Quasi 200 persone alla manifestazione

Quasi 200 persone alla manifestazione

Cinisello Balsamo (Milano), 22 maggio 2016 - Erano quasi in duecento, molti con i loro cani al seguito, altri reggevano in mano una candela accesa in segno di solidarietà. Il popolo dei cinofili di Cinisello si è riunito venerdì sera nel giardini pubblici di via Terenghi, accanto alla recinzione dell’area cani dove, pochi giorni fa è morta Era, una femmina che portava in grembo sette cuccioli, morti pochi giorni dopo il parto forzato. Tanta gente spaventata, ma soprattutto arrabbiata. Tanta gente convinta che a Cinisello, ma anche nei Comuni limitrofi, sia in atto una vera caccia agli animali, per ucciderli con l’avvelenamento. Secondo gli organizzatori i cani morti nelle ultime settimane a Cinisello, al Parco Nord e nelle aree cani dei comuni limitrofi sarebbero almeno 14, decine quelli che si sono ammalati di gastroenterite.

I proprietari sono convinti che siano stati avvelenati. Colpiti da qualche misterioso nemico degli animali. A più riprese sono state segnalate polpette avvelenate, ossa intrise di sangue lasciate sui prati. Addirittura si pensa che il veleno possa essere sparso sull’erba delle aree cani. Insomma, una vera psicosi, tanto che sabato mattina gli allarmi sono stati due, uno in centro cittadino e un altro al parco Canada di via Copernico. Le autorità, a cominciare dal Comune e dall’Asl, non confermano perché a dire loro non vi sarebbe rilevanza scientifica. Tuttavia sono almeno tre le denunce presentate alle forze dell’ordine, a cominciare da quella per la morte di Era e dei suoi cuccioli.

Il popolo dei padroni dei cani si è riunito per la fiaccolata, promossa dal gruppo locale dei Verdi, per far sì che la strage dei cani non rimanga lettera morta, ma che anzi sia il punto di partenza di una rivoluzione nell’attenzione agli animali. "Vogliamo che ogni area cani sia dotata di illuminazione e di fontane di acqua potabile - dicono gli organizzatori -. Servirebbe anche una rete di videosorveglianza in grado di monitorare i malintenzionati".

 Alla manifestazione sono stati in molti a portare le loro testimonianze, denunciando il fatto che le aree cani sono spesso degradate e non pulite regolarmente. In questa situazione non si può nemmeno escludere che a provocare le infezioni mortali sia la carica batterica che si concentra sui prati delle aree cani dove ogni giorno fanno "i loro bisogni" centinaia, forse migliaia di cani.

A Cinisello da alcuni anni esistono almeno 13 aree cani. Soltanto in un caso, nel quartiere Villa Rachele, i proprietari di cani si sono rimboccati le maniche ed hanno avviato l’autogestione. Alla manifestazione ha presenziato anche l’assessore ai Lavori Pubblici Ivano Ruffa che ha parlato ai presenti. I consiglieri comunali Giuseppe Berlino e Giacomo Ghilardi hanno annunciato un ordine del giorno da presentare al consiglio per assumere i primi provvedimenti.