Bresso, vasca anti-esondazione nel Parco Nord? Prima la bonifica

C'è il sì della Regione, ma il fiume Seveso dovrà essere liberato dagli inquinanti

Il bacino dovrà contenere le esondazioni del Seveso

Il bacino dovrà contenere le esondazioni del Seveso

Bresso (Milano), 30 maggio 2016 - Regione Lombardia dà il via libera alla vasca del Parco Nord contro le piene del Seveso. Ma tra le righe "nasconde" una prescrizione che potrebbe rendere davvero ardua la sua realizzazione. Nei giorni scorsi è stato pubblicato il decreto di Compatibilità Ambientale (Via) richiesto dal Comune di Milano per poter cominciare i lavori per la costruzione del contestato "lago artificiale" che sorgerebbe nel territorio di Milano, ma davanti a finestre e balconi degli abitanti bressesi del quartiere Papa Giovanni. Al punto 1 del decreto regionale si subordina il parere positivo a una serie di prescrizioni. La più pesante è quella contenuta al punto "d" che recita: "La realizzazione del progetto è subordinata alla conclusione del procedimento di bonifica conseguente all’individuazione della contaminazione puntuale evidenziata in fase di caratterizzazione". A sottolinearlo è Matilde Minella del Comitato Acque Pulite di Bresso, secondo la quale "la vasca di laminazione del Seveso nel Parco Nord potrà essere realizzata solamente quando il Seveso verrà liberato dagli inquinanti".

Che il Seveso sia un fiume inquinato lo si sa da tempo, ma mai nessuno lo aveva dichiarato nero su bianco, come è stato fatto questa volta, proprio nelle relazioni che accompagnano il progetto per la vasca. Infatti, più volte le acque del Seveso sono state definite "scadenti" e "pessime". Secondo i rilievi di Arpa Lombardia queste acque trasportano costantemente metalli pesanti, solventi organici e prodotti fitosanitari provenienti da scarichi domestici, artigianali, agricoli e industriali.

"Alla fine il Pd ci ha lasciati soli - attacca Stefano Buffagni, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle -. Sia il sindaco di Bresso sia il presidente del Parco Nord hanno permesso che il progetto venisse approvato senza fiatare. Ma noi continueremo la nostra battaglia, perché la Regione lo dice chiaro: la vasca si farà solamente dopo che il fiume sarà bonificato". Il bacino proposto ha un volume di 250.000 metri cubi e occuperà una superficie di 24.000 metri quadri, con una profondità di 10 metri, da ricavare all’interno dell’esistente bosco di betulle che sorge nelle aree milanesi del parco. La realizzazione avrà una durata di 20 mesi.