Ferie soltanto a singhiozzo e scatti d’anzianità bloccati: lavoratori in rivolta alla Rsa

Bresso, sciopero alla Pio XI e presidio in vista di Rosario Palazzolo

 BARRICATE Il sindacato Las rappresenta 23 su 45 dipendenti Non  ha firmato  il Contratto collettivo (Spf)

BARRICATE Il sindacato Las rappresenta 23 su 45 dipendenti Non ha firmato il Contratto collettivo (Spf)

Bresso, 29 marzo 2015 - Otto ore di sciopero e un presidio davanti alla casa di riposo, che ha ottenuto l’adesione di molti lavoratori e allertato anche i parenti degli ospiti. Venerdì mattina un folto gruppo di operatori sanitari della Pio XI ha manifestato contro la società cooperativa che gestisce gran parte delle attività svolte nella Rsa di via Leonardo Da Vinci. Da mesi chiedono il riconoscimento di alcuni diritti che – a dire del sindacato Las che nella struttura rappresenta 23 lavoratori su 45 – vengono violati. «Dal 2013 abbiamo chiesto di sedere al tavolo delle trattative con la cooperativa che gestisce i servizi ma ci è sempre stato negato il dialogo – spiega Florindo Casarolli, segretario nazionale Las – Dal momento del rinnovo dell’appalto vengono negati diritti basilari come l’avanzamento d’anzianità. Per persone che spesso hanno stipendi da 900 euro al mese, lo scatto è importantissimo».

BARRICATE Il sindacato Las rappresenta 23 su 45 dipendenti Non ha firmato il Contratto collettivo (Spf)

La situazione pare incancrenita, nonostante a febbraio anche la Prefettura abbia tentato di ricomporre il conflitto con una conciliazione che non è arrivata. Da un lato c’è la cooperativa Siriana 200, che ritiene il sindacato Las non rappresentativo in quanto non ha firmato il Contratto collettivo di settore; dall’altro ci sono i lavoratori che lamentano impedimenti e limitazioni. «Nella casa di riposo siamo il primo sindacato e rappresentiamo quasi la metà dei lavoratori – continua Casarolli – ma tutti sembrano ignorarci perché chiediamo di discutere di problemi reali. Per esempio, al personale non sono autorizzate ferie per più di due settimane consecutive. Questo impedisce agli stranieri di tornare in patria».

Nei giorni scorsi i rappresentanti sindacali sono stati ricevuti dal sindaco Ugo Vecchiarelli. Il Comune conta un rappresentante nel Consiglio direttivo dell’ente morale. Il sindaco ha garantito il proprio impegno ma non ha potuto assumere impegni specifici. Intanto, dopo lo sciopero di venerdì, il sindacato minaccia una mobilitazione più articolata. «Se non si aprirà immediatamente un dialogo concreto – ha detto Casarolli – dopo le festività pasquali cominceremo un presidio permanente davanti alla Rsa affinché tutti bressesi sappiano cosa accade».

rosario.palazzolo@ilgiorno.net