Spunta un corridoio di volo per "riaprire" i cieli sopra l’aeroporto di Bresso

Possibili modifiche al divieto. E intanto a Sesto arriva un elicottero

L'aeroporto di Bresso

L'aeroporto di Bresso

Bresso (Milano), 25 maggio 2015 - Da quasi un mese è vietato decollare e atterrare dalla pista dell’aeroporto di Bresso. Ma qualcuno pare avere trovato l’alternativa, atterrando in un’area adiacente il parcheggio di un centro commerciale. È accaduto a inizio settimana, a Sesto San Giovanni, in un’area nelle vicinanze di viale Italia, dove un piccolo elicottero è rimasto a terra per alcuni minuti prima di riprendere il volo. Tanto basta a dimostrare che l’ordinanza emessa da Enac su richiesta della Prefettura, che mette a terra tutti i velivoli presenti intorno a Expo, è insufficiente e può risultare addirittura controproducente. Proprio questa settimana, il 29 maggio, il «Notam», ossia l’avviso ai viaggiatori che ha sancito il divieto di volo sui cieli del Nord Milano, arriverà alla scadenza. Ci sono segnali dalla Prefettura che verrà modificato, lasciando un corridoio di atterraggio e decollo ai velivoli delle aerostazioni di Bresso e Bollate. Qui, ci sono almeno 30 piloti e tecnici che da un mese non hanno più un lavoro proprio a causa dei divieti di volo. Solamente l’Aeroclub Milano conta 10 persone, tra piloti e tecnici, oltre ai 30 allievi della scuola di volo che da un mese non possono esercitarsi. Il superamento del divieto di decollo è solamente uno dei problemi all’ordine del giorno dell’aeroporto di Bresso.

Questa sera, lunedì 25 maggio, il consiglio comunale di Bresso si riunirà in una insolita seduta "aperta" per discutere del futuro dello scalo. Paradossalmente, sindaci, partiti e comitati cittadini si confronteranno per capire come salvare questo modello di aeroporto. Le stesse persone che fino a 10 anni fa ne chiedevano la chiusura, oggi sono in prima linea per la sopravvivenza dell’aeroporto, ma in equilibrio con il Parco Nord. Al consiglio comunale è prevista la partecipazione anche di consiglieri regionali e parlamentari. In gioco c’è il rischio che la struttura nei prossimi anni possa trasformarsi in uno scalo commerciale aperto a servizi aerotaxi giornalieri: le ultime scelte compiute da Enac sembrano andare in questa direzione. Con una nuova gara che ha assegnato gli spazi dell’aeroporto a diversi operatori, Enac ha voluto rompere il "monopolio" nella gestione del campovolo da parte dell’Aeroclub Milano. Ma ha consentito l’ingresso di società commerciali i cui progetti non sono ancora chiari.