Aule fredde al Cartesio, la rabbia dei ragazzi: «Impossibile fare lezione»

Caloriferi in blocco all'istituto tecnico di Cinisello Balsamo, problemi anche con le infiltrazioni d'acqua di Andrea Guerra

L'ingresso dell'istituto Cartesio (Spf)

L'ingresso dell'istituto Cartesio (Spf)

Cinisello Balsamo, 21 novembre 2014 - L'anno scorso toccò al De Nicola di Sesto San Giovanni. Nei giorni scorsi ad alcuni istituti superiori di Milano. Ieri è stato il turno del Cartesio, l’istituto tecnico superiore che fa parte del grande plesso scolastico provinciale del Parco Nord a Cinisello Balsamo. Caloriferi in blocco nelle aule: e così ieri mattina, dopo aver già passato la giornata di mercoledì patendo il freddo seduti al proprio banco, gli studenti dell’itis cinisellese hanno deciso di gridare la propria rabbia.

«Le aule sono troppo fredde, abbiamo deciso di andare a parlare con i professori e la preside, ci è stato detto di resistere ancora un giorno», spiega uno dei rappresentanti di classe del Cartesio. Qualcuno ha deciso di non fare ritorno in aula, in molto invece si sono bardati con giacche e sciarpe e sono tornati a lezione. «Ma se domani (oggi, ndr) sarà ancora così non entreremo in classe e protesteremo perché non è possibile fare lezione in queste condizioni».

La colpa sarebbe di una pompa, uno scambiatore di calore sostituito da due anni e che ancora fa qualche dispetto. Così metà dell’istituto è rimasto al freddo. La preside del Cartesio ha spiegato i motivi di quanto accaduto, svelando però una situazione ben peggiore di quella descritta dai ragazzi: «I locali e la struttura sono di proprietà della Provincia di Milano - spiega la professoressa Marina Rossi, dirigente scolastico del Cartesio -. Abbiamo già interpellato più volte l’ente provinciale, l’ufficio scolastico e quanti possono intervenire. Spero che la situazione si risolva in fretta».

Ma quello del freddo non è l’unico problema con cui stano combattendo studenti, docenti e personale del Cartesio: «La pioggia dei giorni scorsi ha allagato mezza scuola: la presidenza è chiusa, inagibile, così come la bidelleria. L’aula magna è sott’acqua e anche l’aula dove c’è una lim, la lavagna elettronica. I tetti dell’istituto sono piatti e ci sono continue infiltrazioni. Abbiamo dovuto chiudere alcune parti della scuola creando notevoli disagi a tutti, agli studenti come a chi lavora». Freddo e amarezza: «La Provincia è già stata avvisata anche di questo, ma come sempre la risposta è che mancano i fondi. Il freddo qui è un problema vero: le finestre installate qualche anno fa sono troppo piccole rispetto allo spazio originale - conclude Marina Rossi -. Così passano spifferi d’aria fredda che rendono difficile il riscaldamento dei locali».