Abb, tagli confermati ma con tutele. Raggiuntol’accordo sui 351 esuberi

Confermati i tagli a Sesto, Vittuone e Lodi senza tuttavia licenziamenti

Una manifestazione dei lavoratori Abb sotto il quartier generale a Sesto

Una manifestazione dei lavoratori Abb sotto il quartier generale a Sesto

Sesto San Giovanni (Milano), 26 giugno 2016 - Gli esuberi proclamati da Abb sono rimasti tali e quali: 351. Tuttavia la mannaia sul quartier generale di Sesto San Giovanni, sullo stabilimento di Vittuone e sul sito di Lodi dovrebbe calare salvaguardando, se non i posti di lavoro, quantomeno i lavoratori. È l’obiettivo dell’accordo raggiunto al tavolo di Assolombarda, tra azienda e sindacati, dopo tre giorni consecutivi di trattative. Solo un’ipotesi, ancora, che sarà messa nero su bianco lunedì e che sarà poi sottoposta alle assemblee dei dipendenti. Ma un’ipotesi che delegati e sindacalisti hanno accolto con grande favore.

«È un importante risultato che restituisce quanto tolto dal Jobs act e dalle leggi Fornero in materia di lavoro»: commenta Vittorio Sarti, segretario generale Uilm Milano. La trattativa, al tavolo di Assolombarda, riguardava gli esuberi che colpiscono in particolare le sedi di Sesto San Giovanni e al tri uffici (173), Vittuone (150) e Lodi (28). Le organizzazioni sindacali hanno trovato l’intesa con la multinazionale sulle tutele e sulle garanzie per i dipendenti che saranno coinvolti dalla ristrutturazione aziendale. Seppure rimangano confermati i tagli previsti, l’accordo assicura una copertura di cinque anni per il raggiungimento della pensione, attraverso i 18 mesi di mobilità o, in alternativa, i 24 mesi di Naspi, l’indennità di disoccupazione: Abb si farà anche carico, grazie alle richieste delle sigle sindacali, dell’integrazione al reddito fino all’80 per cento e della copertura della contribuzione volontaria, in caso di mancato raggiungimento dei requisiti per la pensione. Nel documento sono previsti anche incentivi. «Dopo tre giorni di serrato confronto - prosegue Sarti - siamo soddisfatti di essere riusciti a raggiungere questo obiettivo che può diventare un modello per gli altri accordi ed è in grado di tutelare i lavoratori».

 L’appuntamento per la sigla definitiva dell’ipotesi di accordo è quindi rinviato a lunedì, al ministero dello Sviluppo economico, a Roma: proprio all’inizio della prossima settimana, al Mise, Abb presenterà gli impegni per i piani industriali per i siti italiani. «Un’altra conquista - aggiunge Sarti - che definirà il mantenimento della presenza produttiva in Italia».

Positivo anche il bilancio di Vito De Gregorio, delegato Uilm per il sito di Vittuone, fortemente penalizzato dai tagli: «Sono stati tre giorni di lungo confronto, anche acceso - spiega - ma ora c’è la soddisfazione di aver ottenuto questo accompagnamento alla pensione perché, con l’attuale legislazione, non avremmo potuto godere di queste garanzie. Anche il sito di Vittuone, seppur ridimensionato di 150 unità, rimarrà operativo e questa è una sicurezza ulteriore». Dopo la firma definitiva dell’ipotesi di accordo, negli stabilimenti saranno programmate delle assemblee per informare e diffonderne i contenuti.