Lunedì 6 Maggio 2024

LA RICERCA Sesso, due italiane su tre insoddisfatte a letto

Le donne sono più consapevoli degli uomini: sei su dieci vorebbero discuterne dal medico insieme al partner, lui però preferisce far finta di niente

Sesso, foto generica

Sesso, foto generica

Roma, 16 novembre 2014 - Due italiane su tre sono insoddisfatte della loro vita sessuale perché i rapporti sono inadeguati e troppo sporadici. Lo rivelano i dati di un'indagine condotta su 3.000 uomini e donne tra i 18 e i 65 anni, presentata in occasione del XI congresso nazionale della Società Italiana di Andrologia Medica e Medicina della Sessualità (SIAMS), appena concluso a Cagliari. 

La bilancia della poca felicità tra le lenzuola pende dalla parte delle donne (13 milioni contro 11 milioni di uomini), che tuttavia sono anche più consapevoli. Sei su dieci, infatti, vorrebbero discuterne dal medico insieme al partner: lui però, in caso di disturbi sessuali, spesso fa finta di niente o addossa la colpa a lei. Il 20% degli uomini preferisce evitare di parlare dei propri disturbi sessuali, mentre il 95% delle donne vuole discuterne e il 60% crede opportuno trovare rimedi in due. 

"I risultati dipingono uomini e donne con una consapevolezza diversa del benessere sessuale e di ciò che vorrebbero dai rapporti - spiega Mario Maggi, presidente SIAMS e Ordinario di Endocrinologia all'Università di Firenze -. Le donne oggi si rendono conto che un disturbo di lui può avere ripercussioni anche sul proprio benessere e vogliono cercare soluzioni: la disfunzione erettile, uno dei disturbi sessuali più comuni che spesso si associa ad anorgasmia nella partner, è ritenuta un problema della coppia da affrontare in due dal 57% delle donne e appena il 22% degli uomini". 

Colpisce, poi, la mancanza di dialogo: in caso di disfunzione erettile, il 20% degli uomini non vuole parlarne affatto mentre il 95% delle donne ritiene sia un problema da affrontare. E c'è perfino un 25% di uomini secondo cui è giusto che a trovare una soluzione sia soltanto lei, autoassolvendosi da ogni "responsabilità". I dati indicano anche che il 75% degli uomini pensa di dover andare da solo dal medico mentre il 59% delle donne vorrebbe accompagnare il partner, per discutere del disturbo come di un problema di coppia.