Riforma Sanità in Lombardia, Maroni: "Passi in avanti". Le opposizioni: "Strada in salita"

E' ora possibile un accordo tra maggioranza e opposizione in Regione Lombardia sulla riforma della sanità. È quanto emerso dal tavolo di lavoro sulla riforma

Medici

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Milano, 22 luglio 2015 - E' ora possibile un accordo tra maggioranza e opposizione in Regione Lombardia sulla riforma della sanitàÈ quanto emerso dal tavolo di lavoro sulla riforma che si è tenuto oggi: c'erano i relatori Fabio Rizzi (Lega Nord) e Angelo Capelli (Ncd), il presidente della Giunta regionale Roberto Maroni, la vicepresidente del Consiglio Sara Valmaggi, Enrico Brambilla, Marco Carra e Carlo Borghetti del Partito Democratico, Umberto Ambrosoli per il Patto Civico, Dario Violi e Stefano Buffagni per il Movimento 5 Stelle.

Alla fine dell'incontro Rizzi e Cappelli hanno espresso ottimismo sulla possibilità di un'intesa su molti dei punti che erano stati sollevati dalle minoranze. "L'unico no fermo e convinto lo abbiamo manifestato sulla richiesta dell'Ats unica. Piena condivisione è stata evidenziata sulla necessità della rimodulazione progressiva dei tickets in funzione del reddito; sullo sviluppo e sul potenziamento degli strumenti dedicati alla prevenzione a cui sarà dedicato un apposito capitolo nel progetto di legge 228bis attualmente in Commissione; sull'eliminazione della legge Daccò e sulla riduzione delle funzioni non tariffabili; sulla necessità di scorporare dal futuro assessorato unico al Welfare le deleghe al volontariato e alle pari opportunità; sulla semplificazione procedurale e l'incentivazione delle prenotazioni online di visite e esami; sulla pubblicazione dei dati inerenti le verifiche dell'agenzia di controllo" hanno scritto i due in una nota. "Siamo d'accordo - hanno aggiunto Rizzi e Capelli - anche con la necessità di procedere alla stabilizzazione dei precari, al riconoscimento del ruolo delle autonomie locali e dei distretti all'interno del nuovo modello di governance e sul fatto che l'Agenzia di controllo dovrà fungere da collegamento funzionale con le singole Ats, ma su questi ultimi temi bisognerà ora approfondire il percorso migliore per renderli concreti e declinarli nel testo della riforma. "Constatiamo che la strada per passare dalle enunciazioni di principio alla scrittura in legge è ancora molto in salita. Pesa in particolare il no alla revisione delle funzioni di Ats e Asst e su questo si dimostra che tra noi e il centrodestra c'é ancora molta distanza. Il confronto comunque resta aperto" hanno sottolineato i gruppi di minoranza. Il tavolo di lavoro continuerà a riunirsi nei prossimi giorni con l'obiettivo di arrivare entro martedì alla condivisione dei punti in esame nel testo in discussione, su cui in aula il confronto riprenderà giovedì 30 luglio dopo la sessione di Bilancio.

"Un incontro positivo, abbiamo fatto molti passi in avanti. Sugli 11 punti che hanno presentato, ci sono molti sì e alcuni approfondimenti da fare. L'unico no è sulla richiesta dell'Ats unica. Rimaniamo aperti al confronto, mi pare che questa posizione sia stata riconosciuta come una significativa apertura e quindi continuiamo su questa strada con l'obiettivo di chiudere entro martedì, trovando un'intesa che io auspico e che consenta di approvare la legge entro il 31 luglio", commenta il presidente Roberto Maroni.