Giovedì 18 Aprile 2024

Giustizia, M5S non vede Orlando. Renzi ritwitta il ministro: "Loro vogliono parlare coi terroristi"

Dopo il no di M5S, anche Lega e Sel disertano l'incontro del ministro della Giustizia con le opposizioni

Il ministro della Giustizia Orlando (Lapresse)

Il ministro della Giustizia Orlando (Lapresse)

Roma, 21 agosto 2014 - Forza Italia è l'unico partito delle opposizioni ad aver partecipato all'incontro sulla riforma della Giustizia con il guardasigilli, Andrea Orlando. Al ministero di via Arenula si è presentato al mini-vertice solo il senatore forzista Giacomo Caliendo, membro della Commissione Giustizia a palazzo Madama. Ieri il vertice di maggioranza sulla riforma ha visto una "convergenza sostanziale" che è andata anche "oltre le aspettative", comunica una nota del Pd.

LA PROTESTA OPPOSIZIONI - Il Movimento 5 Stelle aveva annunciato ieri sera che non avrebbe partecipato alla riunione, mentre non si avevano conferme sulla presenza dei parlamentari di Sel e della Lega Nord, che questa mattina non si sono presentati. La settimana prossima il ministro della Giustizia Andrea Orlando s'incontrerà nuovamente con i partiti della maggioranza e dell'opposizione per discutere della riforma del settore penale

L'IRA DI RENZI - "E i grillini rifiutano il confronto sulla riforma della Giustizia... Coi terroristi bisogna interloquire ma guai farlo con il governo...". Così Matteo Renzi polemizza su Twitter - ritwittando un post di Orfini - dopo il no del gruppo M5s a incontrare il ministro della Giustizia Orlando. Poi il premier getta acqua sul fuoco e nel pomeriggio fa sapere, tramite Palazzo Chigi, di non aver mai detto che il Movimento Cinque Stelle 'parla solo con i terroristi', ma di essersi limitato a fare un retweet.

LETTERA DEI 5 STELLE - Nella lunga lettera del M5S a Orlando, apparsa sul blog di Grillo, si legge tra l'altro: "Il presidente Renzi ormai parla soltanto di giustizia civile: proviamo un senso di ribrezzo nel constatare che un presidente del Consiglio possa ancora scendere a patti con Berlusconi sulla giustizia". Che il dialogo si sia interrotto, lo conferma il deputato 5 Stelle Alfonso Bonafede, vicepresidente della commissione Giustizia della Camera: "Se l'approccio alla giustizia continua a essere questo, non ci può essere dialogo", specie se, sottollinea, "Renzi vuole continuare a fare combutta con Silvio Berlusconi".

I membri M5S della commissione Giustizia di Camera e Senato scrivono di essere contrari ad "incontri di facciata" e a quella che definiscono una "chiacchierata ferragostana sul più e il meno".  "Ci siamo incontrati a inizio agosto per discutere di processo civile, penale e norme contro la criminalità economica. Da allora - accusano i 5 stelle - il silenzio, a parte le interviste sui giornali giusto per dare l'impressione che qualcosa si stava muovendo. Siamo contrari agli incontri "di facciata" al chiuso delle stanze, riteniamo che in Italia la giustizia necessiti di un impegno serio e trasparente".

ORLANDO: NESSUN ACCORDO SEGRETO - Sulla riforma della giustizia "non si tratta di fare accordi piu' o meno segreti con nessuno", ha detto il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, in merito alla presa di posizione del Movimento 5 Stelle. "Esiste una maggioranza - ha sottolineato Orlando - che fa delle proposte e che si confronta con tutti. Mi auguro questo passaggio non comprometta la possibilità di proseguire la discussione con tutte le forze politiche. Mi spiace per le parole usate dai 5 Stelle - ha continuato il guardasigilli - perché l'incontro che avevamo tenuto aveva dato degli spunti di cui abbiamo tenuto conto: mi riferisco in particolare al contrasto alla criminalità economica e alla giustizia civile. Le proposte che erano emerse in quell'occasione sono infatti state ritenute integrabili con le nostre".

Per quanto riguarda la riforma della giustizia, da parte di Forza Italia "ci sono state ulteriori sollecitazioni a intervenire su alcuni punti che ci riserviamo di affrontare", continua Orlando. Ai giornalisti Orlando ha comunque sottolineato che quello con Caliendo "è stato un incontro utile e ci sono state alcune indicazioni riguardanti soprattutto il funzionamento della giustizia civile e la magistratura ordinaria".