Bollate, Urban Centre alla stretta finale

Nell’edificio luoghi di ritrovo, caffè letterario e sale proiezioni di Monica Guerci

Urban Centre (StudioNord)

Urban Centre (StudioNord)

Bollate, 19 marzo 2015 - Dopo tante contestazioni, discussioni, polemiche, battaglie di comitati, forze politiche e cittadini contro il progetto dell’auditorium al posto della fontana e delle altalene in Piazza della Resistenza ormai (quasi) ci siamo: si è svolto il primo sopralluogo all’interno dell’Urban Centre. Intanto la prima conferma: si scrive «centre» in inglese e non «center» in americano. Non sarà un semplice auditorium, ma un nuovo spazio culturale per i cittadini, gli studenti e le associazioni di Bollate. Nell’edificio stanno sorgendo sale prove, luoghi di ritrovo, il caffè letterario, sale per le proiezioni. Spazi dove fare musica e teatro, organizzare spettacoli. Di tutto questo si cominciano a intravedere i contorni e, nei giorni scorsi, l’assessore alla Cultura Ubaldo Bartolozzi con i responsabili degli uffici comunali (Tecnico e Cultura), insieme a alcune associazioni culturali del territorio interessate al progetto, ha fatto un primo sopralluogo all’interno della struttura.

«L’incontro con le associazioni culturali bollatesi all’interno dell’Urban Centre – racconta l’assessore alla Cultura Ubaldo Bartolozzi - è stato l’occasione per visionare e valutare le caratteristiche tecniche ed ambientali della struttura. Soddisfatti tutti i presenti per il buon rapporto tra la platea, quindi il pubblico, e il palcoscenico: la visibilità è buona da tutti i punti di vista; il palco ampio e vicino agli spettatori; il boccascena adeguato alla sala. Sembra quindi uno spazio che potrà essere utile alle nostre associazioni culturali e di altro tipo, sempre alla ricerca di spazi non sempre facili da trovare. Tutto questo per me, in qualità di assessore alla Cultura, è motivo di soddisfazione». Non mancano i pareri contrari pubblicati sui social network e scritti sui cartelli appesi a decine sulle reti del cantiere. «Struttura inutile». «Solo tanto cemento al posto dei giochi per i bambini». «Vergogna». La data d’inaugurazione resta ancora un mistero, ma i lavori procedono a tutta velocità ed entro la fine di maggio, (si vota per elezioni amministrative il 31) non stupirebbe molti assistere al taglio del nastro. Due milioni di euro il costo dell’opera.

monica.guerci@ilgiorno.net