L’Urban Centre delle polemiche. Inaugurazione entro la primavera

A nulla sono servite le raccolte di firme dei comitati, le simboliche occupazioni del cantiere, le contestazioni sollevate dalle minoranze in seno alle commissioni comunali contro il progetto: il taglio del nastro della struttura arriverà fra pochi mesi di Monica Guerci

L’Urban Centre (Studionord)

L’Urban Centre (Studionord)

Bollate (Milano), 22 dicembre 2014 - Urban Centre, fra polemiche e proteste, l’auditorium in piazza della Resistenza sarà (quasi) pronto entro la prossima estate. A nulla sono servite le raccolte di firme dei comitati, le simboliche occupazioni del cantiere, le contestazioni sollevate dalle minoranze in seno alle commissioni comunali contro il progetto: il taglio del nastro della struttura arriverà fra pochi mesi.

Alla cerimonia di inaugurazione dovrà pensarci la nuova amministrazione dato che in primavera a Bollate si va al voto. Secondo le novità presentate, in occasione dell’ultima commissione urbanistica, i cantieri procedono in linea con la tabella di marcia e il primo lotto dell’auditorium sarà completato entro l’estate. Fondamenta e impalcato del primo piano sono già stati posati.

Il progetto di massima resta così com’è, cambiano invece le caratteristiche tecniche dell’edificio che deve fare i conti con il collettore fognario (una sorpresa che si è presentata a gara ormai assegnata) che passa lì sotto. Il peso dell’edificio grazie alle modifiche verrà scaricato sotto il collettore, la toppa dell’ultima ora al progetto ha fatto però lievitare i costi di realizzazione. Saranno compensati con l’introduzione di blocchi prefabbricati che faranno diminuire le spese di realizzazione dell’edificio. Cambiamenti che non sono passati inosservati alle forze d’opposizione.

«Questa Giunta ha scelto di costruire l’opera in piazza non sapendo dell’esistenza del collettore. La realizzazione dell’Urban Centre attraverso strutture prefabbricate in un altro luogo avrebbe consentito un risparmio sui costi», ha commentato Prospero Mondello di Federazione della Sinistra. Il valore dell’opera è sceso di 233mila euro.

di Monica Guerci