Preoccupazione in consiglio regionale per i lavoratori Pirelli di Bollate

Il vicepresidente Cecchetti (Lega): «Tutelare i livelli occupazionali e contrastare le delocalizzazioni»

I lavoratori della sede bollatese di Pirelli durante  un presidio: gli ultimi due anni sono stati difficili

I lavoratori della sede bollatese di Pirelli durante un presidio: gli ultimi due anni sono stati difficili

Bollate, 25 marzo 2015 - «Dopo l’amarezza suscitata dall’ennesima cessione di un’azienda simbolo di Milano a compratori stranieri, ora apprendiamo che i dipendenti dello stabilimento di Bollate rischiano il posto di lavoro. Oltre al danno la beffa». La vicenda della vendita della cessione di Pirelli ai cinesi produce ancora reazioni, come quella del vicepresidente del Consiglio regionale lombardo Fabrizio Cecchetti (Lega Nord) che si preoccupa sul futuro occupazionale dei 344 lavoratori dello stabilimento di Bollate. Cecchetti ha concretizzato questi timori in un’interrogazione presentata all’assessore regionale al Lavoro Valentina Aprea. Nel documento sottolinea come i lavoratori della Pirelli di Bollate negli ultimi due anni abbiano già dovuto affrontare cassa integrazione e contratti di solidarietà. «Nonostante le rassicurazioni fatte attraverso la stampa - dice Cecchetti - è importante intervenire per sgomberare il campo da timori e preoccupazioni e rassicurare che gli attuali livelli di occupazione vengano mantenuti, così come deve essere evitata qualsiasi forma di delocalizzazione, che anzi va contrastata. Va portato avanti - aggiunge Cecchetti - un dialogo franco e sereno con l’azienda. Pirelli deve rimanere con la sua produzione. La Regione deve muoversi su questo terreno perché sia conservato il grande valore che ha la Pirelli ormai da oltre cento anni e con esso il lavoro e l’occupazione».