Canyon fishing: ora c'è il manuale dello sport inventato da quattro amici

E' un incrocio fra alpinismo, canyoning e pesca

Fabrizio e Daniele Borri, Andrea Parravicini e Marco Borri

Fabrizio e Daniele Borri, Andrea Parravicini e Marco Borri

Garbagnate (Milano), 26 agosto 2016 - Si inoltrano con il gommone tra rocce ed anfratti alla ricerca della trota selvatica. Un sport quasi estremo che i quattro inventori hanno ribattezzato «canyon fishing». Una grande passione, tanto che il gruppo di amici ha deciso di dare consigli a chi vuole avvicinarsi a queste avventure di pesca e di scrivere un manuale di grande utilità. Parliamo di Andrea Parravicini di Garbagnate Milanese, di Fabrizio e Marco Borri, due gemelli di Bresso, che poi si sono avvalsi della preziosa collaborazione del loro terzo gemello Daniele. Tutti trentunenni. Il tutto è nato sui banchi di scuola, l’istituto agrario di Limbiate. "Marinare a favore di qualche pescatina non è mai stato disdegnato – spiegano –. Sono passati ormai diversi anni dal diploma ma la passione per la pesca è rimasta tanto che abbiamo fondato il Barba team, nostro gruppo amatoriale. Anche la passione per lo sport e la natura non ci ha mai abbandonati e, spinti dal desiderio di unire i due interessi in questa attività, abbiamo ideato il Canyon Fishing, come ci piace definirlo, tecnica di pesca affascinante, faticosa e quanto mai pericolosa se non si è preparati a dovere". Un connubio perfetto tra sport e natura. La scintilla è scoccata grazie alla «follia» di Daniele e Andrea che un bel giorno, dopo diversi tentativi, si sono «fiondati», senza particolari accorgimenti, con un gommone in un orrido per cercare di superare buche e tratti in altro modo irraggiungibili, alla ricerca di trote selvatiche. Idea che ha contagiato i gemelli di Daniele, Fabrizio e Marco.

Frequentando corsi di arrampicata e free-climbing, facendo arrampicate in montagna, seguendo tecniche di soccorso fluviale, i quattro amici di avventura hanno collaudato il canyon fishing che praticano in ambienti impervi e pericolosi. "Mai più pensavamo che da un semplice svago riuscissimo a realizzare una vera e propria tecnica di pesca che, insieme ai suoi materiali, non è altro che l’incrocio di tre discipline: l’alpinismo, il canyoning e la pesca", commentano gli autori del "Manuale del canyon fishing", nel quale, con la prefazione di Matteo De Falco, danno tutti i consigli a chi si vuole avvinare a questa avventurosa pesca spinning.