Senago, 22 ottobre 2011 - Gira e rigira il discorso torna sempre a quel malaugurato crac. Collaterale più menisco la probabile diagnosi che potrebbe compromettere la stagione di Chiara Turconi e, di conseguenza, di tutta Ennevolte Senago. Una tegola che non si riesce facilmente a scacciare dalla mente, una tegola caduta sulla testa della punta di diamante del gruppo di coach Renato Pasetti. Alessandro Borgatello, secondo allenatore di Senago, analizza con lucidità l’emergenza nella quale si è piombati: «Andiamo a Ospitaletto con un organico ridotto. Oltre a Chiara (Turconi, ndr), anche la Ghirardello è claudicante. Inoltre, alcune ragazze hanno mostrato problemi familiari e di studio».

Una partita particolarmente difficile, contro una squadra in grado di vincere l’esordio con un netto 3-0 esterno. «Abbiamo visto un filmato del primo incontro di campionato — rivela il tecnico — e abbiamo notato una squadra di tutto rispetto. L’unica nostra arma vincente deve essere la voglia di giocare; in caso contrario potremmo perdere in malo modo». In un clima funereo, la più positiva, paradossalmente, è proprio Chiara Turconi.

Con le stampelle sotto braccio, l’atleta infortunata lancia messaggi di speranza per tutto il gruppo: «Sicuramente è un brutto colpo quello che ho subito. Un problema che proprio non mi aspettavo, soprattutto alla prima uscita di questo torneo di serie C. Io cerco di stare vicina alle mie compagne; vado in palestra mentre si allenano e spero di ritornare il prima possibile ad allenarmi». «La mia assenza non sarà un grande problema per le prestazioni — aggiunge Turconi —. Ci sono delle ragazze molto brave che possono svolgere bene i compiti dettati dal coach». La Senago sportiva incrocia le dita. Nelle prossime ore si sapranno gli esiti della risonanza magnetica e, con essi, il futuro della giocatrice. Il futuro stesso della squadra di Pasetti.