Pregnana Milanese (Milano), 22 giugno 2016 - Dare identità a un luogo ricordando la storia: il luogo è la stazione ferroviaria di Pregnana Milanese, la storia è quella dell’ex Olivetti-Honeywell-Bull. È qui che gli studenti del liceo artistico Fontana di Arese, bombolette e pennelli alla mano, hanno realizzato una graphic novel. Una decina di murales per raccontare la storia industriale dell’ex colosso dell’informatica: ci sono Enrico Fermi, Adriano Olivetti e Mario Tchou. C’è anche l’architetto francese Le Corbusier in una simpatica versione Lego, fu lui infatti che progettò il polo tecnologico di Pregnana Milanese, un complesso avveniristico e armonioso, ma che fu realizzato solo in piccola parte. C’è la barca Azzurra che negli anni Ottanta affrontò l’avventura dell’America’s Cup grazie alla tecnologia Olivetti. E c’è anche un murales che riassume il declino del polo di ricerca e sviluppo.
Il lavoro degli studenti del Fontana fa parte di un progetto molto ampio avviato dall’amministrazione comunale all’insegna dello slogan "Diamoci una regolata". "Abbiamo aderito con entusiasmo a questo progetto che fa parte del curriculum dei nostri studenti nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro - commenta Luca Figino, professore di discipline pittoriche - in queste due settimane ha lavorato una trentina di studenti, suddivisi in gruppi. Ci è stato chiesto di riqualificare questo luogo e come filo conduttore è stata scelta la storia della ex Olivetti. Gli studenti dell’indirizzo figurativo hanno realizzato i murales, quelli del design hanno progettato degli espositori che nei prossimi mesi verranno installati in stazione e sul piazzale antistante per illustrare il progetto e fare memoria del passato del polo tecnologico. Infine gli studenti dell’indirizzo multimediale stanno realizzando un documentario con delle interviste. L’idea è quella di proiettare il cortometraggio in stazione con appositi monitor".
A coordinare le tre classi terze un team di insegnanti del liceo aresino, Silvia Colombo, Marina Di Martino, Domenico Bulfaro, Gabriele Poli, Bianca Visentin, Vania Rossini e Francesco Musso. L'obiettivo dichiarato dall’amministrazione comunale è quello di creare un punto di identificazione del quartiere e di riqualificare la zona della stazione ferroviaria che si affaccia su una piazza e su un quartiere residenziale realizzato poco anni fa e che confina con l’area industriale ex Olivetti, da anni abbandonata e dismessa. "Promuovere il quartiere facendo memoria del passato ci è sembrata la strada giusta per riqualificare la stazione ferroviaria. Oltre ai murales a settembre verrà predisposta una mostra permanente sempre a cura degli studenti del Fontana - spiega l’assessore alla Cultura Fabio Degani - su quell’area abbiamo anche commissionato un’indagine sociale sulla percezione della sicurezza da parte dei cittadini e nei prossimi mesi verranno resi noti i risultati cercando di capire come intervenire laddove ci sarà bisogno".