Pregnana, scritte fasciste sulla bacheca comunale. La rabbia del sindaco: "Una vergogna"

Il manifesto inneggiante al Duce è stato rimosso dai vigili

Il manifesto affisso sulla bacheca comunale

Il manifesto affisso sulla bacheca comunale

Pregnana Milanese (Milano), 3 settembre 2015 - Questa volta il "rigurgito" fascista aveva il volto del Duce e sotto la frase "Dovete sopravvivere e mantenere nel cuore la fede. Il mondo, con me scomparso, avrà bisogno dell’idea che è stata. E sarà audace, la più originale, la più mediterranea ed europea delle idee. La storia mi darà ragione". Il manifesto è stato affisso alcune notti fa su una bacheca comunale di viale Lombardia a Pregnana Milanese. Uno solo. Ma ben visibile, considerate le dimensioni. È stato un cittadino a informare dell’accaduto il sindaco di centrosinistra Sergio Maestroni. "Ho avvisato immediatamente la polizia locale che è intervenuta per rimuove il manifesto che era attaccato con un nastro adesivo - spiega il primo cittadino -. Gli agenti hanno fatto i rilievi del caso, informato i carabinieri e la Questura di Milano". E così quella foto a colori di Benito Mussolini appesa dai soliti ignoti su una bacheca proprio sotto la scritta "Pregnana Milanese" e accanto a un manifesto dell’amministrazione è finita in un fascicolo d’inchiesta. In pochi l’hanno vista, perché tolta in modo tempestivo, ma l’indignazione e la condanna sono comunque forti. "Contrariamente a quanto riportato nel manifesto, la storia ha dato torto marcio a lui e ai suoi alleati nazisti. E alle nefandezze commesse a partire dagli olocausti perpetrati - commenta Maestroni -. Non possiamo permettere che la democrazia conquistata dopo le dittature nazifasciste venga messa in pericolo. Alziamo occhi, orecchie e cuore. Reagiamo. Noi lo faremo".

Il sindaco annuncia che in occasione del primo consiglio comunale dopo le vacanze estive porterà in aula un ordine del giorno: "Chiederò a tutte le forze politiche di esprimere condanna per questi gesti. A tutti i democratici e antifascisti. Ne discuteremo con i nostri concittadini in tutte le sedi e nelle scuole come facemmo quando circa due anni fa furono ritrovati volantini del sedicente Partito Nazista". Infine il sindaco, a proposito di "rigurgiti" fascisti e razzisti, ricorda anche il recente episodio di Magenta, il manichino che rappresenta un immigrato impiccato da parte degli esponenti di Forza Nuova davanti al Municipio: "Una provocazione che non si ferma neanche davanti alla ecatombe di migranti che avviene quotidianamente nel Mediterraneo - conclude Maestroni -, la nostra proposta era e rimane quella di rispondere alle imbecillità razziste con la ragione e la forza che ci dà la storia e manifestando ovunque per riaffermare gli ideali antifascisti della nostra Costituzione".