Rho, poster osé su muri e armadi del magazzino comunale

L'ispezione del segretario municipale: "Sono stati rimossi"

Il Comune ha deciso di controllare il magazzino

Il Comune ha deciso di controllare il magazzino

Rho (Milano), 22 luglio 2016 - Poster con donne poco vestite negli spogliatoi del magazzino comunale di via Bersaglio nel mirino di un blitz del segretario comunale di Rho. È successo nei giorni scorsi quando il dirigente di Palazzo Visconti, Matteo Bottari, si è recato per un normale controllo nel magazzino di via Bersaglio, frequentato ogni giorno dagli operai del Comune. Ha passato al setaccio spazi e spogliatoi trovando alcune irregolarità come la presenza di acquari nel laboratorio di elettricità, prodotti scaduti nelle cassette del pronto soccorso: "È stata una normale verifica della situazione logistica in cui lavorano gli operai del Comune - afferma il segretario Matteo Bottari -. Ho riscontrato alcune irregolarità che ho prontamente segnalato ai responsabili". Tra le tante irregolarità, anche calendari di donne nude appesi agli armadietti e sui muri degli spogliatoi, da qui l’obbligo di rimuovere immediatamente quelle immagini.

Un ordine che ha sollevato qualche lamentela, ma è stato eseguito: "Trovandomi in un ufficio pubblico e non in un garage di un privato - afferma il segretario comunale -, ho chiesto anche di rimuovere i poster appesi alle pareti con immagini non pertinenti e che potevano offendere il senso del pudore di chi si fosse trovato lì, magari qualche minorenne. Il dipendente che li aveva appesi ha ammesso la sua leggerezza e ha prontamente accettato di rimuovere il tutto". Dito puntato anche sulle auto degli operai in sosta nel piazzale del magazzino durante il giorno: "Il cortile è riservato ai mezzi comunali e non alle auto private - conclude Bottari -, credo che i controlli servano sempre e che, in questo caso, si sia dimostrato come una maggiore attenzione dei dirigenti del Comune su ciò che accade nei luoghi di lavoro sia una garanzia di tutela della buona reputazione dell’ente e della capacità del Comune di intervenire su situazioni critiche di ogni tipo". Gli operai hanno fatto il loro dovere e rimosso quei poster audaci, ora tocca ai responsabili sistemare le altre irregolarità.