"Mai migranti nell'ex ospedale di Garbagnate"

Fabrizio Cecchetti (Lega Nord) avverte la giunta di Milano: "Il probelma non si scarica sull'hinterland"

Fabrizio Cecchetti

Fabrizio Cecchetti

Garbagnate Milanese (Milano), 14 novembre 2016 - Migranti nell'ex ospedale? La Lega pone il suo veto, per bocca del vicepresidente del Consiglio regionale Fabrizio Cecchetti: "Sala, Majorino e la giunta di Milano devono togliersi dalla testa di scaricare i clandestini sull'hinterland - dichiara l'esponente del Carroccio -. Il Comune di Milano è proprietario dell'ex ospedale di Garbagnate  per cui sappiamo bene con chi prendercela se dovessero arrivare i clandestini. Oggi in base alle informazioni che abbiamo a disposizione questa ipotesi è molto lontana, noi però teniamo alta la guardia e siamo pronti a fare le barricate se l'ex ospedale dovesse diventare l'ennesimo centro di clandestini: quella struttura va recuperata e destinata alla cittadinanza e al bene della comunità garbagnatese e di quella milanese".  

La destinazione dell'ex nosocomio torna a far discutere. L'ipotesi che possa diventare centro di accoglienza compare e scompare con regolarità Ma per non correre "rischi" la sezione garbagnatese della Lega Nord si dichiara pronta a scendere in campo. Intanto Cecchetti si affida anche ai numeri: "In Lombardia - sottolinea  - sono ospitati oltre 23mila richiedenti asilo che costano 800mila euro al giorno alla nostra comunità e di questi solo il 5% risulta poi essere realmente profugo. Stiamo parlando di un business incredibile che serve solo per arricchire le cooperative che gestiscono gli immigrati, quando avremmo bisogno di questi soldi per dare una mano ai circa 700mila poveri residenti in Lombardia che hanno diritto a essere aiutati per primi".