Pero, il sindaco licenzia il vice. La minoranza lo sfiducia

Due esponenti di maggioranza lasciano il gruppo e passano tra i banchi dell’opposizione

 Il sindaco Maria Rosa Belotti parla in Consiglio

Il sindaco Maria Rosa Belotti parla in Consiglio

Pero (Milano), 26 giugno 2015 - Vicesindaco e assessore al bilancio, Carmen Vilardo è stata «licenziata». Due esponenti di maggioranza lasciano la coalizione e passano tra i banchi dell’opposizione. E parte una mozione di sfiducia contro il sindaco, Maria Rosa Belotti, sottoscritta da sette su 16 consiglieri. Crisi di giunta e di maggioranza sono ormai in casa del centro-sinistra a Pero. A un anno dall’insediamento mercoledì sera nell’aula del consiglio comunale la lista «Noi Insieme per Pero» (Pd, Sel e Partito della Rifondazione Comunista) ha perso due pezzi. Il decreto di revoca della nomina di assessore e delle relative deleghe alla Vilardo è stato firmato mercoledì pomeriggio e letto durante la seduta del consiglio comunale. "Si è reso necessario a seguito del venir meno delle condizioni di fiducia che avevano portato alla sua nomina, sono emerse rilevanti divergenze tra l’indirizzo politico amministrativo della giunta e l’assessore Vilardo, tanto che alcune delle sue posizioni hanno ostacolato lo svolgimento dell’azione di governo", spiega il sindaco.

Parole dure anche da parte degli ex colleghi di maggioranza: "La consigliera Vilardo ha assunto nel passare del tempo posizioni in contrasto con l’azione amministrativa su alcune questioni rilevanti, nell’espletamento del mandato ha evidenziato una carenza di iniziativa e di assunzione di responsabilità che hanno spesso costretto il sindaco ad assumere direttamente l’iniziativa in alcuni passaggi fondamentali, come sui temi del bilancio". Insomma un divorzio inevitabile proprio nella fase di stesura del Bilancio di Previsione, sul quale l’ex assessore Vilardo, aveva chiesto integrazione e modifiche non accolte dal resto della giunta. In aula, mercoledì sera, anche l’arringa della Vilardo: "Mi aspettavo un provvedimento del genere, non è arrivato di sorpresa. In questo momento sono di ostacolo all’approvazione alcuni argomenti che stanno particolarmente a cuore al sindaco, le cooperative e il Bilancio, io che difendo gli interessi della collettività ricevo la revoca delle deleghe mentre chi ha commesso gli errori continua ad operare - spiega - intanto quello che succede è sotto gli occhi di tutti, il paese non è stato mai così sporco, non curato, pericoloso. Pero non merita questo, non merita di essere amministrato in questo pessimo modo". E ciliegina sulla torta, nella stessa serata cinque consiglieri di minoranza, insieme ai due dissidenti del centro-sinistra, Vilardo e Luigi Passari, hanno presentato una mozione di sfiducia contro il sindaco che dovrà essere messa in discussione non oltre i trenta giorni.