Pero, il Falcon è off limits per i profughi

Commissario e liquidatore al sindaco: "Nessuno utilizzi il residence"

La Lega Nord ha raccolto 250 firme contro l'arrivo dei profughi

La Lega Nord ha raccolto 250 firme contro l'arrivo dei profughi

Pero (Milano), 3 maggio 2016 - Semaforo rosso all’utilizzo del Falcon Residence di Pero per l’accoglienza dei profughi. A dirlo, o meglio a scriverlo, sono il commissario e il liquidatore giudiziale della procedura di concordato preventivo alla quale è sottoposta la Mazzino Due srl, la società immobiliare che negli anni Novanta aveva realizzato il complesso residenziale a Pero. La comunicazione è arrivata nei giorni scorsi sulla scrivania del sindaco Maria Rosa Belotti, che ha già inviato copia della lettera alla Prefettura di Milano. "Ad oggi le due cooperative siciliane, Azione Sociale e Ippocrate, che hanno presentato il progetto per l’accoglienza di 500 richiedenti asilo politico risultano aggiudicatarie in modo provvisorio - spiega il sindaco -. Prima del via libera definitivo, la Prefettura sta facendo le verifiche previste dalle normativa e ci ha chiesto alcuni documenti. Noi abbiamo informato di questo iter il commissario e il liquidatore della società immobiliare, che ci hanno inviato una comunicazione dove si legge “né le cooperative aggiudicatarie del bando di gara, né alcun altro soggetto sono o saranno legittimati all’utilizzo dei beni immobili di proprietà di Mazzino Due nel Comune di Pero”. Ora attendiamo notizie dalla Prefettura".

Intanto sabato mattina in poche ore la sezione della Lega Nord ha raccolto 250 firme contro l’arrivo dei profughi. "Siamo soddisfatti per la partecipazione dei cittadini e per la raccolta di firme che continuerà anche nei prossimi giorni - dichiara Daniele Eterno, della Lega Nord -. Intanto minoranza e maggioranza hanno avviato una discussione in commissione consiliare per condividere insieme le problematiche e individuare soluzioni nell’interesse dei cittadini di Pero". Al banchetto ha partecipato anche Fabrizio Cecchetti, vicepresidente del consiglio regionale, che nelle scorse settimane aveva scritto al prefetto: "Ormai è chiaro a tutti che inviare 500 immigrati nel centro del paese, in uno stabile che ha già diversi problemi, è pura follia. La gente è arrabbiata e si sente presa in giro. Sto ancora aspettando che il prefetto risponda alla mia lettera in cui ho elencato le criticità relative alla sua scelta. Solleciterò una celere risposta, ma sono sicuro che si è già accorto dell’errore fatto e a breve tornerà sui suoi passi".