La moglie riceve una telefonata, il marito prima la picchia e poi la violenta

Un mix di alcol e gelosia hanno fatto impazzire l'uomo, che ha aspettato che le figlie uscissero prima di scagliarsi sulla donna armato di coltello

Spesso la violenza contro le donne si manifesta tra le mura domestiche (Frascatore)

Spesso la violenza contro le donne si manifesta tra le mura domestiche (Frascatore)

Settimo Milanese, 29 ottobre 2014 - È stata sufficiente una semplice telefonata, da parte di un amico di famiglia, sul cellulare della moglie. Pochi squilli, abbastanza per far impazzire di gelosia il marito. Lui è un disoccupato 47enne di origine tunisina, regolare in Italia, e reso folle da un mix di alcol e risentimento. In un attimo è balzato addosso alla moglie, una 45enne di origine peruviana, aggredendola. Poi l'ha perfino violentata. Una follia lucida però, stando alle prime inforazioni raccolte, perché l'uomo avrebbe aspettato che le due figlie adolescenti uscissero dal loro appartamento di Settimo Milanese per andare a scuola, prima di scagliarsi sulla donna. Alcuni amici hanno cercato di soccorrere la donna e di calmare l'uomo, ma quando hanno lasciato la casa della coppia, il tunisino ha obbligato la moglie, sotto la minaccia di un coltello, ad avere con lui un rapporto sessuale. Solo nel tardo pomeriggio la donna ha accettato di farsi accompagnare all'ospedale San Carlo da una collega di lavoro che l'ha spinta a farsi medicare.