Lainate, il calvario dei pendolari

Il Comitato denuncia i disservizi legati alla carenza dei bus di MONICA GUERCI

I pendolari chiedono più servizi

I pendolari chiedono più servizi

Lainate (Milano), 6 febbraio 2016 - Le sedie non sono bastate: gente in piedi alla riunione organizzata sabato scorso dal Comitato Pendolari di Lainate sul crescente malessere verso i disservizi e i tagli del trasporto pubblico locale. L’incontro ha chiamato a raccolta la cittadinanza e le realtà civiche, oltre ai pendolari dell’area Nord Ovest. L’obiettivo? Sensibilizzare tutti intorno al tema. I punti chiave dell’incontro sono finiti in una lettera spedita ad Arianna Censi, consigliera delegata al Trasporto Pubblico Locale di Città Metropolitana. I pendolari hanno messo nero su bianco il lungo elenco dei disagi (poche corse, mezzi vecchi, ritardi, sono solo alcuni dei problemi) e avanzato proposte concrete e soluzioni. Servono più corse (anche il sabato sera e la domenica mattina). Chiedono l’istituzione di una fermata della linea z603 che collega Cerro, San Vittore Olona e Nerviano a Milano, in prossimità del casello di Lainate.

Sono preoccupati, inoltre, per la chiusura a partire dalla prossima primavera del casello autostradale: "Chiediamo con forza che le istituzioni attivino una linea autostradale Malpensa - MM Lampugnano collegando Varese, Como e Bergamo a Torino, passando per Milano e offrendo un’alternativa ai collegamenti attuali, fermi a 30 anni fa" scrivono. "Come sarà la già critica viabilità, nei prossimi anni quando l’Arese shopping Center sarà a regime anche con residenze e uffici? Valutiamo un collegamento ferroviario", prosegue il documento.

I disagi per i pendolari sono un problema antico, ma nel tempo la situazione è sempre peggiorata. "Sulla linea Z617 nei soli ultimi due anni sono state tagliate 4 corse al giorno, con il conseguente sovraffollamento dei mezzi nelle fasce di punta: dalle 7.20 alle 8 e dalle 19.20 alle 20; senza contare che non ci sono più corse dopo le 20", precisano i portavoce del Comitato Francesca Galati, Clarissa Martini, Marzia Vallelonga, Andrea Severi, Augusto Venturini e Manuel Burbello. Fra le istanze c’è un’urgenza in cima alla lista: "Rendere accessibile il trasporto pubblico agli utenti disabili - dicono dal Comitato -. Di particolare gravità la situazione della maggior parte di mezzi utilizzati sulla z617 da Movibus, sono vecchi, sporchi, altamente inquinanti e non sono dotati di accesso per gli utenti a mobilità ridotta". Un diversamente abile a Lainate per muoversi è costretto a comunicare con largo anticipo l’orario di utilizzo affinché Movibus possa organizzare la corsa con uno dei "due bus con rampa disponibili sull’intera flotta. Alcune sere fa questo signore è stato caricato a braccia dai passeggeri". Infine la domanda che le raccoglie tutte: "Quali investimenti intendono fare Città Metropolitana e Regione Lombardia per il trasporto pubblico nei prossimi 5-10 anni alla luce dei dati sull’inquinamento?".

di MONICA GUERCI