Invalido pestato per rapina a Bollate, la badante e il complice hanno agito con ferocia

"Hanno agito con brutale e gratuita violenza. Lo hanno picchiato e poi lasciato in una pozza di sangue. Sulla guancia del 50enne era ben visibile l’impronta della suola della scarpa del bulgaro lasciata durante il pestaggio. Una brutta storia di efferata violenza" di Roberta Rampini

Un fotogramma del prelievo dei due con il Postamat rubato alla vittima

Un fotogramma del prelievo dei due con il Postamat rubato alla vittima

Bollate (Milano), 21 novembre 2014 - "Hanno agito con brutale e gratuita violenza. Lo hanno picchiato e poi lasciato in una pozza di sangue. Sulla guancia del 50enne era ben visibile l’impronta della suola della scarpa del bulgaro lasciata durante il pestaggio. Una brutta storia di efferata violenza". È il capitano della Compagnia dei carabinieri di Rho, Andrea Domenici, a raccontare quello che è successo di martedì sera a Francesco A. 50enne, invalido, aggredito brutalmente e rapinato nella sua abitazione a Cascina del Sole, frazione di BollateL’uomo sta lottando tra la vita e la morte. È ancora in coma farmacologico al Policlinico di Milano dove è stato ricoverato mercoledì mattina. I suoi aggressori sono stati arrestati dai carabinieri della Tenenza di Bollate e del Nucleo Radiomobile. Si tratta di Maryana Berdyuk, badante ucraina di 32 anni e Dimitrov Nedyalko, un clochard bulgaro di 34 anni. L’accusa nei loro confronti è di tentato omicidio a scopo di rapina. Nonostante non ci fossero effrazioni sulla porta d’ingresso dell’appartamento le indagini dei carabinieri hanno seguito fin dalle prime ore la pista della rapina.

In casa mancavano oggetti e il portafogli dell’uomo: «I sospetti si sono concentrati subito sulla badante che aveva lavorato per l’invalido fino alla scorsa settimana, martedì sera era tornata a Bollate con la scusa di portare via alcuni oggetti personali lasciati nell’appartamento, mercoledì mattina si era resa irreperibile - continua Domenici - abbiamo ascoltato la testimonianza di alcune persone. La svolta nelle indagini è arrivata quando abbiamo ricevuto la comunicazione da Postamat che era stato fatto un prelievo di denaro con la carta di credito della vittima». Il fratello della vittima ha riconosciuto il volto della badante e del suo complice nei fotogrammi delle immagini delle telecamere dello sportello Bancoposta di largo Sacalbrini di Milano, dove i due avevano prelavato 600 euro dal conto della vittima. La badante sulla quale pendeva un piccolo precedente, alcuni mesi fa, ubriaca, aveva picchiato a calci e pugni due compagni di bevute, è stata rintracciata mercoledì sera in stazione a Bollate. Il complice ucraino nei pressi della stazione Cadorna a Milano. Entrambi indossavano ancora gli abiti usati durante la rapina. Gli investigatori hanno trovato nelle tasche dell’uomo la collanina, la fede nuziale, 210 euro in contanti e la ricevuta di un money transfer per l’invio, a nome della complice, di 250 euro in Ucraina.