Nell’ex ospedale di Garbagnate i clochard malati

Milano consegna un padiglione per 40 acuti, irritazione in Consiglio a Cesate di MONICA GUERCI

A Garbagnate  un consiglio comunale aperto  sul vecchio ospedale a Villa Gianotti

A Garbagnate un consiglio comunale aperto sul vecchio ospedale a Villa Gianotti

Garbagnate (Milano), 5 febbraio 2016 - Quaranta senza fissa dimora saranno ospitati, di volta in volta, nel vecchio ospedale di Garbagnate dismesso. Così, mentre il territorio discute e fa progetti per il riutilizzo della storica struttura per scongiurarne l’abbandono, Milano avanza da sola avvalendosi «della facoltà di consegna anticipata di una parte dell’immobile e in particolare del Padiglione Materno Infantile Porcelli. «La struttura, che risulta autonoma e distaccata dal resto del complesso - si legge nella risposta inviata dall’assessore milanese alle Politiche sociali e Cultura della salute Pierfrancesco Majorino alla sindaca di Cesate Giancarla Marchesi - si è presentata in seguito ai sopralluoghi effettuati dai nostri uffici come idonea per una accoglienza residenziale socio sanitaria.

Il Comune di Milano intende infatti avviare nella sede di Garbagnate la sperimentazione di accoglienza post acute rivolta a senza fissa dimora dimessi dagli ospedali del Nord ovest di Milano. Dal gennaio 2015 infatti si è avviata una sperimentazione sottoscritta da Fondazione Arca e Asl Milano avente per oggetto proprio l’accoglienza sperimentale post acute dei senza fissa dimora». Una doccia fredda per i capigruppo del consiglio comunale cesatese che all’unisono avevano chiesto alla prima cittadina di farsi portavoce delle preoccupazioni del territorio sul futuro del Santa Corona davanti al Comune di Milano. «Majorino di fatto non risponde alla domanda principale - commenta Roberto della Rovere, portavoce dei capigruppo del parlamentino di Cesate - Milano procede senza dar voce ai territori: una scelta legittima, ma c’è un protocollo d’intesa sottoscritto a suo tempo fra l’azienda ospedaliera Salvini e il Comune di Milano che impegnava le parti a concordare una proposta di riutilizzo della vecchia struttura ospedaliera con i Comuni dell’area».

Alla luce delle novità i capi gruppo chiedono «all’amministrazione di Milano se intende onorare tale convenzione». Nel 2011 era stato avviato un tavolo di lavoro con i sindaci di Cesate, Solaro, Garbagnate Milanese e Senago, ne uscirono le linee guida per il trasferimento della Casa di riposo Pertini di Garbagnate. «Che cosa si vuol fare oggi di quel progetto?», prosegue della Rovere. Per evitare che il Santa Corona diventi terra di nessuno sono state raccolte firme, costituiti comitati, promossi incontri e sviluppato progetti. La battaglia del territorio prosegue. Venerdì sera a Garbagnate, alle 20.45, consiglio comunale aperto sul vecchio ospedale a Villa Gianotti.