Spezzatino con funghi, ma velenosi. Sette clienti in ospedale, condannato ristoratore

Il proprietario di un ristorante di Garbagnate è stato condannato a due mesi e 13mila euro di multa Ro. Ramp.

Funghi

Funghi

Garbagnate Milanese, 18 settembre 2014 - Aveva cucinato uno spezzatino con patate e «funghi velenosi». Sette clienti, il giorno dopo, erano finiti in ospedale per una intossicazione. Ora, il proprietario di un ristorante di Garbagnate Milanese, è stato condannato per «somministrazione di alimenti pericolosi alla salute pubblica» e lesioni colpose a due mesi di reclusione (il pm aveva chiesto un anno con la sospensione della pena) e al risarcimento del danno subito dai clienti e delle spese legali per una somma di circa 13 mila euro.

Il giudice Maurizia Vezzoli, nelle sue motivazioni depositate l’altro giorno, spiega come il ristoratore, con tutta probabilità, abbia acquistato i funghi «fuori dagli ordinari e tutelati canali commerciali, cagionando una intossicazione acuta» che avrebbe potuto avere anche un esito peggiore. Anzichè il ricercato ovolo, nello spezzatino c’era l’amanita falloide, molto pericolosa se ingerita dall’uomo.

Il fatto risale al 12 ottobre di quattro anni fa. Quel giorno, a pranzo, il ristoratore propose ai suoi clienti lo spezzatino con i funghi. Sette di loro gustarono il piatto, salvo stare male il giorno dopo. Forti dolori addominali, senso di nausea e vomito. Ricoverati d’urgenza negli ospedali di Rho e Milano per tutti la stessa diagnosi: intossicazione alimentare. A quel punto scattarono i controlli da parte dell’Asl nella cucina del ristorante per capire che cosa aveva fatto stare male i clienti. Ci volle poco per accertare che erano stati i funghi.

Interrogato dai responsabili dell’Asl, il risoratore, un 31enne italiano, si difende dicendo che nel suo locale vengano serviti «esclusivamente funghi porcini sott’olio e champignon freschi». Non ricordava invece il luogo in cui aveva acquistato i prodotti per preparare lo spezzatino. I riscontri presso il magazzino in cui si rifornisce di solito il ristorante danno esito negativo. Da qui le conclusioni del giudice, il 31enne aveva acquistato funghi altrove senza accertarne la provenienza e la commestibilità.