Fiera, mega investimenti sui trasporti

Tra le 528 nuove assunzioni di conducenti e vigilantes il 70% a termine di Giambattista Anastasio

La metropolitana rossa, linea 1, di Milano

La metropolitana rossa, linea 1, di Milano

Rho, 18 marzo 2015 - Ben 622 milioni di euro di investimenti nel triennio 2014-2016 e 528 assunzioni, per il 30% a tempo indeterminato, per far fronte ai 6 mesi dell’Expo, tra le quali 50 macchinisti per il metrò, 105 conducenti per i mezzi di superficie ma anche 50 addetti alla security. Questi i numeri del piano d’impresa di Atm, presentato ieri.

Quanto agli investimenti, l’incremento rispetto al triennio 2011-2013 è del 68%. Finora Atm ha concentrato la propria capacità di spesa soprattutto nell’ammodernamento della flotta (68% degli investimenti): 30 i treni della metropolitana acquistati per l’Expo (e non solo per l’Expo) per una spesa di 220 milioni, a carico dell’Azienda, tramite l’accensione di un mutuo trentennale con la Banca Europea, quindi l’acquisto di 125 bus classe Euro 6 per 28 milioni, in gran parte messi in gioco ancora da Foro Bonaparte. Nel triennio 2014-2016, Atm prevede di spendere 444 milioni per il materiale rotabile (70% della spesa) focalizzandosi «su progetti legati all’innovazione tecnologica».

Tra l'uno e l’altro triennio c’è, come si evince, una costante che Bruno Rota, presidente dell’Azienda di Trasporto, tiene a mettere sul tavolo: complici i tagli al trasporto pubblico che originano a cascata da Governo, Regione e Comune, Atm investe in misura crescente ricorrendo a risorse proprie. Nel 2008 l’autofinanziamento sul totale degli investimenti era pari al 45,5%, nel 2014 si è saliti all’82%, nel 2015 si salirà all’83% e nel 2016 all’89%. Da qui il tema sollevato da Rota, destinario il Comune: «Un’azienda che ha un Mol (differenza tra ricavi e costi ndr) di 134,4 milioni di euro (dato 2014 ndr) non può continuare a far fronte a spese di tale entità», senza un accresciuto sostegno dell’azionista (Palazzo Marino). «Servono regole chiare – dice Rota – sul Contratto di Servizio, il rispetto di tale regole, il riconoscimento puntuale del chilometraggio richiesto». Il riferimento è all’indicizzazione del contratto ma anche ai 52 milioni garantiti per il piano Expo: «È da quei 52 milioni che dovremo attingere non solo per assicurare oltre 10 milioni di vetture chilometro in più durante il semestre espositivo ma anche per pagare le prestazioni richieste al personale» spiega Rota. Nel 2017 il servizio di trasporto andrà a gara e il timore è che, stando così le cose, Atm non possa presentarsi all’appuntamento con le migliori carte possibili. giambattista.anastasio@ilgiorno.net