Mercoledì 24 Aprile 2024

Ex Eutelia, l'appello dei sindacati: "Date un futuro ai 750 addetti lasciati a casa"

Il 22 dicembre, scaduta la cassa, i lavoratori verranno licenziati di Roberta Rampini

LA RISCOSSA Gli ex dipendenti altamente specializzati che hanno realizzato il progetto (Studionord)

LA RISCOSSA Gli ex dipendenti altamente specializzati che hanno realizzato il progetto (Studionord)

Pregnana Milanese, 28 novembre 2014 - «Serva una prospettiva per 750 lavoratori». È l’appello di Fabrizio Potetti, coordinatore nazionale della Fiom Cgil, rivolto al Ministero dello Sviluppo Economico in occasione del tavolo di crisi, ieri pomeriggio a Roma. L’ennesimo appello per dare un futuro agli informatici di Agile-ex Eutelia, di cui 194 nella sede di Pregnana Milanese la più grande del Gruppo, che il prossimo 22 dicembre alla scadenza della cassa integrazione straordinaria verranno licenziati. Truffati da manager già condannati per bancarotta fraudolenta, per loro si prospetta un Natale e un anno nuovo amaro. «Tutti i soggetti coinvolti in questa vicenda devono valutare progetti e iniziative in grado di dare opportunità concrete di lavoro ai 750 lavoratori che si ritrovano, arrivati alla fine del percorso degli ammortizzatori sociali, ancora senza lavoro né la possibilità di arrivare alla pensione attraverso la mobilità”, aggiunge Potetti. In questi mesi le organizzazioni sindacali hanno avviato contatti con diversi soggetti istituzionali. Gli stessi lavoratori sono diventati protagonisti di progetti per favorire la ricollocazione nel mondo del lavoro. Negli uffici pregnanesi di via Ai Laboratori Olivetti, per esempio, sono stati organizzati corsi di aggiornamento sulle certificazioni informatiche, è diventato operativo il «FreeJobCenter» un progetto sociale innovativo contro la crisi per favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro.

Ma non basta. «Il Ministero deve fare la sua parte. Finora il percorso degli ammortizzatori sociali ha accompagnato i lavoratori come da accordo quadro, mentre purtroppo sulle opportunità di lavoro nulla è stato fatto», conclude il sindacalista. «Senza un impegno concreto di tutte le istituzioni, dal Governo alla Regione Lombardia, si rischia di vanificare i sacrifici fatti dai lavoratori in questi anni - spiega Angelo Pagaria, delegato sindacale della Fiom Cgil - nessuno dei lavoratori rimasti qui a Pregnana deve restare in mezzo alla strada, ci sono 80 lavoratori per esempio che stanno partecipando al progetto dei lavori socialmente utili e prestano servizio in Tribunale, auspichiamo per loro una stabilizzazione. Altri lavoratori tramite il job center hanno messola loro esperienza e professionalità in vetrina e molte aziende del settore lo stanno utilizzando come strumento nella ricerca di personale da assumere, qualcuno che si sta avvicinando alla pensione, abbiamo fatto molto strada e non vogliamo che proprio nel pezzo finale qualcuno resti da solo e senza prospettive. Ma per fare questo è determinante l’intervento del Ministero e delle Regioni».

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