Rho, in trappola tre truffatori seriali

La polizia li ha pedinati e colti sul fatto mentre raggiravano un anziano. Inutile la fuga con il cambio di abiti

Un pattugliamento della polizia

Un pattugliamento della polizia

Rho (Milano), 25 agosto 2016 - Arrestati a Rho tre truffatori seriali. Si spacciavano per addetti di Enel o altre società del gas e dell’acqua. In altri casi simulavano incidenti stradali per spillare quattrini ai malcapitati, perlopiù anziani. In manette sono finiti due uomini e una donna, originari del napoletano e residenti a Milano. Per rendere i raggiri più credibili, i tre non si facevano scrupoli nel portare durante i colpi la figlia di soli tre anni della complice.

Le indagini sono durate alcuni mesi, l’epilogo martedì pomeriggio, quando gli agenti del commissariato di Rho-Pero li hanno colti sul fatto. È grazie a una lunga serie di servizi investigativi che la polizia è riuscita a incastrare questa rete di truffatori che da tempo aveva preso di mira la città.

I fatti. Martedì intorno alle 18 la banda viene localizzata a bordo di una Fiat Punto, c’è anche la donna con la sua bambina. I tre non si accorgono di essere intercettati e sulla statale del Sempione, all’incrocio con via Ratti, mettono in scena la truffa. Il copione è noto: la Fiat Punto rallenta e si lascia superare dall’auto che la segue, alla cui guida c’è un anziano. Finge poi di essere stata urtata e sbanda, l’anziano accosta spaventato e la banda tenta di scucirgli 500 euro per chiudere l’incidente su due piedi senza conseguenze.

È davanti al bancomat, dopo che l’anziano ha consegnato nelle mani dei banditi la somma estorta, che gli agenti del commissariato entrano in azione. I tre riescono a fuggire in auto, nella corsa investono uno dei poliziotti. Nel tentativo estremo di sfuggire alla caccia, i banditi si infilano in un bar di via Marconi e indossano t-shirt nuove pensando di confondere i poliziotti. Tutto inutile, gli agenti li bloccano da lì a poco.

Accompagnati nel commissariato rhodense, i tre - un 43enne e il complice di 36 anni, entrambi pluripregiudicati, e la donna, 20 anni, incinta, con la figlia di tre al seguito - vengono identificati e arrestati per truffa aggravata in flagranza. Il più anziano del gruppo dovrà rispondere anche di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. L’agente investito se la caverà con una prognosi di 7 giorni.