"La truffa della donna incinta", si scontrano con anziano per essere risarciti: 3 arresti

Il trio utilizzava una donna in stato di gravidanza per farsi risarcire dopo aver generato uno scontro in auto con il primo anziano che incrociavano

Auto in sosta

Auto in sosta

Rho (Milano), 24 agosto 2016 -  Usano la figlia in stato di gravidanza per scontrarsi in auto contro il primo anziano che incrociano e si fanno dare un risarcimento immediato. "La truffa della donna incinta" è stata scoperta dal commissariato di polizia di Rho Pero che ha arrestato tre persone. 

Questa la modalità con cui è avvenuta la truffa: i tre girano in auto con una donna in stato di gravidanza, fingono di essere stati tamponati dalla prima auto guidata da un anziano che incrociano, fanno segno di accostare e chiedono un risarcimento immediato per lo choc provocato alla passeggera. In questo modo il trio di truffatori (campani ma residenti a Milano) ha messo a segno molti colpi nella zona di Rho-Pero, fino a quando gli investigatori del commissariato sono riusciti a identificarli e ad arrestarli.

Erano sulla strada statale 33 del Sempione, poco prima del semaforo di via Ratti, viaggiavano su una Fiat Punto guidata da A.M., 43enne di Torre Annunziata (Napoli), pluripregiudicato per truffa. Con lui c'era N.A., altro pregiudicato di 36 anni di Pagani (Salerno), e A.S., la figlia 20enne dell'autista, effettivamente in stato di gravidanza e assieme a un'altra figlia di 3 anni. Quando un anziano li ha sorpassati loro hanno fatto segno di accostare, hanno recitato la parte e chiesto 500 euro di risarcimento. Il pensionato, preso dal panico, gli ha chiesto di seguirlo a uno sportello delle Poste per prelevare e davanti al bancomat sono entrati in azione gli agenti. I tre sono risaliti in auto e nelle fuga hanno investito un poliziotto che ha riportato una prognosi di 7 giorni. Sono stati fermati poco dopo: A.M. è stato arrestato per truffa aggravata in flagranza, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, gli altri due sono stati indagati per truffa aggravata in concorso